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Il ministro dello Sport Andrea Abodi, parlando della Reggina in merito alla decisione del Tribunale di Reggio Calabria, che aveva approvato il piano di ripianamento dei debiti del club, permettendone l’iscrizione al prossimo campionato di serie B, aveva detto:
“Il caso Reggina va in direzione opposta rispetto all’equa competizione. La Reggina ha utilizzato una norma dello Stato, peccato non sia rispondente alle norme dell’ordinamento sportivo, il calcio nella fattispecie…”.
Alle bordate lanciate verso il club di via Delle Industrie che, è bene ricordare ha fatto sua una legge dello Stato – Decreto Salva Aziende in vigore dal 2022 con il quale si attuava un congelamento dei conti per una fase limitata, impedendo il rispetto delle scadenze federali – ha fatto seguito l’immediata e decisa risposta del club amaranto.
A ribattere attraverso una nota sui canali ufficiali del club, il patron Felice Saladini, con la quale ha risposto al Ministro dello Sport.
La nota
“La Reggina diffonde questa nota ufficiale del proprietario Felice Saladini”.
“Sono sorpreso dalle dichiarazioni del ministro Abodi. Ritengo che non abbia tutte le informazioni del particolare caso della Società Reggina 1914. Siamo pronti a illustrare anche a lui la nostra posizione, così come ne abbiamo riferito a tutti gli organismi federali dello sport e all’autorità giudiziaria, assumendoci anche responsabilità e penalizzazioni”.
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