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Giornate cruciali le ultime del campionato cadetto che, già ha emesso il primo verdetto definitivo, con la retrocessione in Serie C del Crotone. La Serie B, tornava in campo per disputare la trentaseiesima giornata, mettendo di fronte allo stadio Giuseppe Moccagatta l’Alessandria di Moreno Longo e la Reggina di Roberto Stellone. Separati da tredici lunghezze, entrambe le squadre, erano reduci da una vittoria per parte. I padroni di casa, avevano conquistato tre punti importanti in ottica salvezza, andando a vincere al Tombolato contro il Cittadella, nel tentativo di risalire la classifica. A soli tre punti di distanza dalla Spal quindicesima – ha impattato 1-1 sul difficile campo del Brescia – i Mandrogni, nel guardarsi anche alle spalle, non avevano altro risultato che la vittoria per continuare a sperare ed allontanarsi definitivamente dal quintultimo posto. Gli amaranto, avevano messo a segno una vittoria prestigiosa il giorno di Pasquetta, battendo in casa la capolista Lecce. La posta in palio era molto importante per il club lombardo, mentre per la compagine dello Stretto, il match è servito anche a guardare in ottica futura. Più che meritata, la conferma – manca ancora l’ufficialità – del tecnico amaranto, bravo a trovare i giusti equilibri che hanno permesso alla squadra di svoltare in un momento decisivo, venendone fuori alla grande. È stata una gara combattuta a centrocampo, mentre per buoni tratti si è fatto preferire l’undici di casa che, aveva maggiori motivazioni. Ai punti, sono stati più pericolosi i Grigi ma, gli amaranto hanno comunque onorato la partita, con una buona prestazione portando a casa un risultato che ha in parte mitigato la penalizzazione di qualche giorno fa.
Le scelte dei due tecnici
Le due squadre, hanno dovuto fare i conti con qualche assenza. Longo senza Mattiello squalificato, ha mandato in campo Di Gennaro a guidare la difesa, con Palombi sulla trequarti. In vanti, il tecnico torinese si è affidato alla coppia formata da Marconi e l’ex Corazza. Gli amaranto, con qualche giornata d’anticipo, avevano salutato Hetemaj che ha scelto di tornare in patria. Per la trasferta piemontese, Roberto Stellone ha dovuto fare a meno di Bianchi e Amione. Ancora alternanza tra i pali, per il tecnico romano che, ha schierato Micai. In campo dal primo minuto il rientrante Stavropoulos. In mezzo sono andati Crisetig e Kupisz, quinto di centrocampo, con Ejjaki, alla prima da titolare e, sugli esterni Rivas e Giraudo. In avanti schierata la coppia Folorunsho – Mènez.
La partita
Gara, subito molto fisica tra le due squadre. Come da copione, i padroni di casa hanno avuto il compito di fare la partita alla ricerca dei tre punti, davanti ad un avversario che, da quando in panca c’è mister Stellone, ha sempre giocato a viso aperto. L’ undici ospite, ha aspettato gli avversari e, nel dimostrare una buona tenuta difensiva, si è reso pericoloso in contropiede, con Rivas e Giraudo. Ad andare più vicini al vantaggio sono stati però gli Orsi Grigi, prima con Di Gennaro che ha colpito la traversa della porta amaranto e poi con una punizione di Milanese, deviata da Cionek sul palo.
La ripresa
L’undici di Longo, ha riaperto le ostilità, partendo con il giusto piglio, contrastato da Cionek e compagni, abili nel cercare di abbassare i ritmi ma, poco concreti nello sfruttare le palle inattive. I padroni di casa, hanno cercato di dare continuità al loro pressing, prima con Di Gennaro che, su punizione di Casarini, di testa ha mandato di poco a lato e poi, con Lunetta che, su tocco di Kolaj ha calciato in diagonale colpendo ancora il legno della porta difesa da Micai. L’Alessandria, nel finale, ha provato ad alzare la pressione offensiva ma, è stato l’undici amaranto a sfiorare il colpo sui titoli di coda con Tumminello che, su una verticalizzazione di Ejjaki, con un tocco in velocità, ha tentato di battere Pisseri in uscita con la palla di un soffio a lato.
Nonostante tutto
Ne è venuto fuori un confronto equilibrato. Come già detto, qualcosa in più l’avrebbe meritata la squadra di casa, mentre l’undici di Stellone nel non dare punti di riferimento, pur non lasciando spazi importanti agli avversari, si è fatto desiderare in fase conclusiva, non sfruttano al meglio i diversi contropiedi presentatisi durante l’arco della gara. Gli amaranto, hanno così ottenuto il secondo risultato utile consecutivo senza subire reti, portandosi a quota quarantasei in graduatoria. Sabato prossimo, nell’ ultima gara interna della stagione contro il Como – al Sinigaglia ha ceduto l’intera posta in palio con un secco 0 -2 contro il Vicenza – i ragazzi di Stellone saluteranno i loro tifosi che, si spera affolleranno finalmente in massa il Granillo.
Il tabellino
Alessandria – Reggina: 0 – 0
Alessandria: Pisseri; Prestia, Di Gennaro, Parodi (82′ Coccolo); Pierozzi (69′ Mustacchio), Milanese, Ba (61′ Casarini), Lunetta; Palombi (61′ Fabbrini); Marconi (69′ Kolaj), Corazza. A disposizione: Cerofolini, Chiarello, Gori, Benedetti, Ariaudo, Barillà, Mantovani. Allenatore: Longo.
Reggina: Micai; Adjapong, Cionek, Stavropoulos; Giraudo (85′ Loiacono), Ejjaki, Crisetig, Kupisz, Rivas (85′ Tumminello); Folorunsho (65′ Cortinovis), Mènez (70′ Bellomo). A disposizione: Turati, Loiacono, Galabinov, Denis, Paura, Montalto, Franco, Tumminello. Allenatore: Stellone.
Direttore di gara: Gariglio di Pinerolo. Assistenti: Marchi di Bologna e Avalos di Legnano.
IV ufficiale: Calzavara di Varese. VAR: Prontera di Bologna. A-VAR: Michele Lombardi di Brescia.
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