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Mentre Felice Saladini continua il suo lavoro su più tavoli per la cessione della Reggina che, si spera finalmente possa avere uno sbocco definitivo, nella tarda serata di ieri è arrivata la sentenza del ricorso del cub di Massimo Cellino.
Il Collegio di Garanzia del Coni ha dichiarato inammissibile il ricorso del Brescia, in seguito alla mancata ammissione alla serie B. Un responso atteso dal momento che il club non detiene il diritto all’iscrizione, essendo retrocessa nello scorso campionato. Il club amaranto, dovrà ora attendere il 30 giugno come termine ultimo entro il quale si dovrà pronunciare la Covisoc. Eventuale ricorso, entro il 5 luglio, sarebbe poi il Consiglio Federale del 7 luglio a comunicare la decisione finale.
In sintesi
“La Sezione per le controversie in tema di ammissione/iscrizione ai campionati professionistici, presieduta dall’avv. Vincenzo Nunziata, all’esito dell’udienza tenutasi in data odierna, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato, in data 22 giugno 2023, dalla società Brescia Calcio S.p.A. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.), la Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) e nei confronti della Reggina 1914 s.r.l., per l’annullamento del provvedimento della Lega Nazionale Professionisti Serie B del 20 giugno 2023, inviato, a mezzo PEC, in pari data, alle ore 14.38.30, avente ad oggetto “R: Scadenza 20.06.2023 – Domanda di Ammissione Campionato Serie B 2023/2024” e con il quale è stata dichiarata l’irricevibilità della domanda (con annessa documentazione) del Brescia Calcio S.p.A. di partecipazione al Campionato di Serie B 2023/2024……….”
Nel frattempo in casa amaranto si dovrà pensare alla programmazione per la nuova stagione che dovrebbe essere improntata sul ridimensionamento dei costi seguendo il solco di una linea verde, per poi individuare giovani di qualità da inserire in organico per quello che sarà il nuovo campionato cadetto, dove dovranno fare la differenza.
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