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Si è tenuta oggi pomeriggio, presso la Hospitality dello stadio “Granillo” la presentazione dell’azionariato popolare della Reggina Calcio. Alla conferenza stampa oltre al presidente Foti, erano presenti il Sindaco Falcomatà, il Presidente della Provincia Raffa, il Presidente del Coni, Mimmo Praticò, più altri esponenti della politica reggina.
Lillo Foti ha iniziato la conferenza stampa, con un amarcord storico, ripercorrendo le tappe del suo percorso alla guida della società amaranto: ” Era il 1986 quando il sindaco Mallamo ci cercò e il nostro gruppo di giovani trent’enni, ci siamo messi a disposizione per questo percorso importante. Nel 1997 un altro incontro importante con l’allora sindaco Falcomatà che mi disse di avere a disposizione un budget di 15 miliardi di lire per la ristrutturazione del vecchio stadio. Ricordo i passi fatti in quella circostanza, inseguivamo tutti un sogno, la serie A. I traguardi si potevano raggiungere con l’unione tra tutti. Abbiamo avuto un grande rapporto con le Istituzioni nel corso del tempo, non solo con il Comune, ma anche con la Provincia, alla quale ci lega il Sant’Agata. La Reggina non ha mai bussato alla porta di nessuno, abbiamo solo chiesto un confronto di idee, voglia di dare risultati e raggiungere traguardi e tutti ce ne danno atto in tutta Italia. Di errori ne abbiamo commessi, ma la Reggina ha sempre lasciato segni importanti, in tutti i tavoli”.
Il patron amaranto ha anche affrontato il tema della delicatissima situazione della squadra, attualmente ultima in classifica: “La Reggina non è nel baratro. A gennaio, molto più di qualcosa dovrà essere cambiato nella squadra. A luglio mi sono trovato in difficoltà, ma ho chiesto aiuto ad amici miei che mi hanno aiutato nelle loro disponibilità. Anche alcuni soggetti vicini al presidente Scopelliti. Oggi la Reggina è la 102esima società professionistica e non me ne vergogno. Ma la Reggina è forte. Abbiamo intrapreso questo azionariato popolare, con la necessità di trovare nuovi dirigenti”.
Dopo le contestazioni degli ultimi mesi, Foti lancia una stoccata ai tifosi: “I tifosi devono fare un passo indietro e riavere quell’umiltà che ci ha portato a far sacrifici, come le ore di nave per seguire la squadra in trasferta a Sassari”.
Cauto il Sindaco Falcomatà sull’eventualità di un aiuto alla società: “La Reggina Calcio ha dato tanto alla città, ma anche la città ha dato tanto alla Reggina. I tempi sono diversi da 1997, le diffcoltà sono tanti e maggiori. Ma l’Amministrazione non si tirerà indietro, analizzeremo le proposte. Il Comune non può spendere un euro che non serva per le esigenze fondamentali. Ma cercheremo di fare da collante tra la Reggina e le Istituzioni. L’Amministrazione ragiona su questa iniziativa e di certo la costruzione del nuovo impianto non avrà impatto sulle casse del Comune”.
Mimmo Praticò, presidente del Coni Calabria: “Forse sono il meno adatto a dire alcune cose. Acquisterò delle azioni, chiederò anche a mio nipote di farlo. Il tifoso reggino, che ad inizio campionato ha firmato in bianco 2500 abbonamenti, confermerà il proprio sentimento verso la squadra. La squadra è della città, ed in qualunque momento dobbiamo dare conto. Non possiamo permetterci di dire ‘io sono il presidente’. A parte la promozione in A, il regalo più bello è lo spareggio del 12 giugno ’88 a Perugia”.
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