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La Reggina ha presentato quest’oggi sei tra gli ultimi acquisti messi a disposizione della società amaranto a mister Zeman jr. Si parte da Possenti, il quale si è presentato così:
“Sono un terzino di fascia, mi piace spingere, attaccare, crossare per consentire ai miei compagni di attacco di fare gol. In una difesa a quattro riesco a dare il meglio, non ho una maggiore predisposizione per una fase piuttosto che per un’altra. Se il tecnico mi dice di attaccare lo faccio, allo stesso tempo in caso di necessità rimango dietro a difendere. Ho giocato anche come quinto di centrocampo e addirittura in emergenza utilizzato anche come terzo centrale di difesa. Si inizia subito con il derby, partita stimolante per tutti”.
Per poi passare a Silenzi, ad un passo dal Messina ma finito ai ‘rivali’ della Reggina:
“Dovevo andare al Messina, è stata invece la Reggina a cercarmi con maggiore insistenza ed ora sono qui, pronto per questa nuova avventura. Arrivo a titolo definitivo e questa è una grande cosa per me, vuole dire che la società crede nelle mie potenzialità. Non vedo l’ora di essere a disposizione della squadra”.
È il turno di Romanò:
“So di trovare un ambiente più caldo rispetto a Prato o Renate. Sono una mezzala ma posso adattarmi anche a giocare davanti alla difesa. Il girone C della Lega Pro è il più difficile, l’obiettivo è quello di fare bene già dal derby di domenica”.
Poi Knudsen:
“Posso giocare in qualsiasi ruolo a centrocampo. Sono veloce e credo di avere un buon tiro da fuori. Una serie di infortuni mi hanno impedito di poter fare il salto, anche se in prima squadra ci sono stato diverse volte, senza mai esordire. Mazzarri mi voleva con lui in ritiro, un infortunio mi ha impedito di andarci”.
E ancora Tommasone:
“Pur nascendo trequartista, posso giocare anche come esterno d’attacco. C’è molta concorrenza in quella zona di campo, io sono pronto”.
Conclude il prodotto del vivaio amaranto Mazzone:
“Non ci ho pensato due volte, ho ancora un altro anno di contratto con il Pescara, arrivo alla Reggina in prestito, era quello che volevo, indossare nuovamente la maglia amaranto. Ricordo il primo impatto con il professionismo. Mi è stata riconosciuta buona personalità, a distanza di due anni son cresciuto molto anche dal punto di vista tecnico e tattico, sono a disposizione, consapevole che in questo ruolo c’è molta concorrenza. Indimenticabili i due derby con il Messina. Quella vittoria al play out è stato un momento straordinario”.
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