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Un inizio 2023 non dei migliori per la Reggina, che al Granillo ha incassato la terza sconfitta consecutiva nelle ultime tre gare della stagione, ad opera del Pisa.
Nella prima frazione, il buon approccio alla gara dei padroni di casa, ha obbligato i toscani ad affidarsi a numerosi e ripetuti falli tattici, spesso non rilevati dal fischietto di turno.
Il confronto, è cambiato improvvisamente dopo l’ ora di gioco, quando a fare la differenza sono stati i cambi operati da mister D’Angelo, che ha inserito Sibilli e Gliozzi, al posto di Moreo e Tramoni. Ospiti quindi avanti con la rete di Gargiulo, seguita dal raddoppio di Gliozzi dal dischetto.
Gli amaranto – dovranno ritrovare al più presto la brillantezza di un tempo – a quel punto, hanno perso certezze e serenità, slegandosi.
Al termine della sfida, vinta dai toscani per 2-0, sono intervenuti in sala stampa Massimo Taibi ed il tecnico amaranto Pippo Inzaghi.
Il DS Taibi, ha così analizzato il ko subito della squadra.
Nel primo tempo, ha detto, pensavamo di poter portare la gara dalla nostra parte, la squadra ha creato molto.
Poi abbiamo preso gol e inconsciamente, è scattato qualcosa.
Il problema, è più mentale, la squadra gioca, crea e non fa mancare il suo impegno.
I ragazzi, ha continuato, hanno fatto cose importanti.
Ad inizio stagione ci è girato tutto bene, oggi ci va tutto male e veniamo castigati.
Dispiace, ha concluso, per le sconfitte, ma nonostante tutto siamo ancora al terzo posto e dobbiamo cercare di concretizzare il più possibile.
Subito dopo è intervenuto il tecnico amaranto Pippo Inzaghi che così si è espresso:
Siamo incazzati, ha esordito il tecnico piacentino, per queste sconfitte.
Nel primo tempo, ha continuato, siamo stati quasi perfetti, con situazioni che non siamo riusciti a sfruttare, ma avremmo meritato di finire in vantaggio.
È un momento complicato ma non per le prestazioni.
Nella ripresa, abbiamo preso gol con cross dalla trequarti come a Palermo ed al primo tiro siamo andati sotto immeritatamente e la partita è cambiata, siamo umani.
Nonostante ciò, siamo lì a lottare per qualcosa di importante.
Non bisogna dimenticare dove eravamo, se ci avessero detto a luglio di essere terzi a questo punto, avrei firmato con il sangue.
L’ unica ricetta ora, è quella del lavoro.
I fischi ci stano e li prendo, fanno parte di questo mestiere, non mi piace trovare colpevoli e mi prendo le mie responsabilità.
Sono amareggiato ma fiducioso, sono sicuro, ha concluso Inzaghi, che gli applausi torneranno. Ci rifaremo sabato prossimo.
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