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Per la gioia di una Sud a dir poco encomiabile ed un Granillo da record stagionale, una Reggina da applausi, ha battuto 2-1 il Parma nella nona giornata di Serie B, conquistando la seconda vittoria consecutiva. In riva allo Stretto, c’era la voglia di vincere le sfide che contano, per mandare un messaggio chiaro al campionato, davanti ad uno stadio gremito e pieno di entusiasmo. Arma in più a disposizione dell’undici di casa da giocarsi sul tavolo della partita. L’imperativo, era ritrovare una vittoria che, tra le mura amiche mancava da oltre un mese e, nel contempo dare continuità al primo successo esterno della stagione, in quel di Vicenza. Questo l’obiettivo dei ragazzi di Aglietti, in un match che comunque si è dimostrato insidioso dal punto di vista tecnico e tattico. Davanti, c’era un avversario con la rosa più forte del campionato, che gli amaranto specialmente nella prima frazione hanno messo sotto, grazie alla ottima condizione fisica e voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. I Calabresi, con una bella prestazione fatta di grande concretezza e grande unità nel saper soffrire nell’ ultima parte del match, hanno messo a tacere le velleità dell’ undici di Maresca che la quadra non l’ha ancora trovata, in un campionato duro come quello cadetto. Grandi firme a timbrare per gli amaranto. Le reti del successo – ai punti i padroni di casa avrebbero meritato di più – nel primo tempo di Ménez – ancora il Parma la sua vittima preferita con 4 gol rifilati ai ducali in carriera con la maglia del Milan – e nella ripresa di Galabinov su rigore. Inutile la rete di Vazquez nel finale.
Le scelte
Indisponibili Adjapong e Regini che aveva già saltato la trasferta di Vicenza, tra i pali, ancora un confermatissimo Turati, la cui prestazione potrebbe fargli mantenere la titolarità. Aglietti ha dato spazio a gran parte della formazione che ha espugnato il Menti, riproponendo Hetemaj in mediana, Rivas sulla fascia destra, con Ménez ad affiancare Galabinov. Maresca, senza gli indisponibili Valenti, Camara, Dierckx e Sohm, mentre Delprato, recupera Iacoponi e Vazquez rientrato dopo la squalifica, insistendo sul 4-1-4-1.
Il fischietto di turno
Quarto incrocio con il Sig. Luca Zufferli di Udine per la Reggina, l’ultimo, è stato un Bari-Reggina 1-1 nel 2019. Un solo precedente con il Parma, in serie D contro il Legnago vinta per 3-1 dai Crociati.
Note
Prima del fischio d’inizio, il presidente Luca Gallo ha consegnato al padre di Daniel Leone una maglia in ricordo del giovane portiere da poco scomparso. Record di pubblico nell’attuale campionato di Serie B.
La partita
L’approccio alla gara degli amaranto, è stato importante, risultando nettamente migliore a quello del Parma. Si è vista una squadra concentrata al massimo, ben messa in campo, con tanta qualità nelle giocate e grande reattività. In mezzo, un positivo Crisetig a dirigere le operazioni, affiancato da un ottimo Hetemaj. Il primo squillo dei locali, ha visto protagonista Buffon, autore di una grande parata su un tiro Di Chiara, che ha offerto una prestazione superlativa, specialmente nella prima mezz’ora di gioco. A mancare da pochi passi dalla porta avversaria il gol, Galabinov, innescato da un’ottima incursione di Rivas. Meritatissimo il successivo vantaggio dei padroni di casa, legittimato da un ispirato Ménez – ancora Di Chiara sotto porta a scaricare per il rimorchio del francese – che ha insaccato, rompendo gli equilibri in campo. Gli amaranto, hanno poi sfiorato il raddoppio anche con Bellomo – ha messo in difficoltà Coulibaly facendo una gara di sacrificio – che non è riuscito a centrare il bersaglio di pochissimo. I Crociati, pressati dal gioco spumeggiante della squadra di Aglietti, hanno faticato a creare vere occasioni, dimostrandosi slegati nei reparti.
La ripresa
Si è aperta, com’ era prevedibile, con la reazione degli ospiti, portata da Vazquez – sulla sua strada, ha trovato un Turati reattivo nel deviare in angolo – e dal colpo di testa sugli sviluppi di un corner, di Juric. Con i Ducali, alla ricerca di riprendere le sorti della gara, gli amaranto hanno avuto a disposizione ampi spazi per cercare il raddoppio. Così, una bella giocata di Cortinovis – subentrato a Menez ha tenuto bene gli equilibri tra i reparti – è culminata con una conclusione di Rivas su cui si è opposto ancora Buffon. Nulla, l’ex portiere della Nazionale e della Juventus, però ha potuto sul calcio di rigore concesso dal Sig. Zufferli. Dopo una mischia in area, la conclusione di Galabinov, è stata respinta da Juric con una mano. A valutare il tutto ed a confermare, il penalty il VAR. Su dischetto si è presentato il bulgaro – quinta rete in campionato per lui – che ha calciato di potenza alla sinistra di Buffon, insaccando. A nulla è valsa nel finale, la rete di Vazquez, anche se il reparto difensivo amaranto sempre sul pezzo fino a quel momento, avrebbe potuto fare meglio.
Tre punti d’oro
Con un primo tempo dominato ed un secondo di gestione, è arrivato un successo che fa morale e, tre punti d’oro più che meritati. Per i ragazzi del tecnico di San Giovanni Valdarno, la classifica parla di terzo posto, in coabitazione con Benevento, Cremonese e Lecce a quota 16, ad un solo punto dal secondo posto. Ma giovedì 28 ottobre, al Renato Curi c’è un’altra battaglia da affrontare. Gli amaranto faranno visita ad un Perugia, che ha raccolto un buon punto, fermando il Lecce (0 – 0) al Via Del Mare.
Il tabellino
Reggina – Parma: 2-1 Reti: 14′ Ménez (R), 72′ rig. Galabinov (R), 82′ Vazquez (P),
Reggina: Turati; Loiacono (79′ Lakicevic), Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Rivas, Hetemaj (79′ Bianchi), Crisetig, Bellomo (57′ Laribi); Galabinov (85′ Montalto), Ménez (57′ Cortinovis). A disposizione: Aglietti, Amione, Liotti, Gavioli, Ricci, Denis, Tumminello. Allenatore: Alfredo Aglietti.
Parma: Buffon; Coulibaly (78′ Benedyczak), Osorio, Danilo, Cobbaut; Schiattarella (24′ Juric), Vazquez; Man (65′ Inglese), Brunetta, Vazquez, Mihaila (78′ Correia); Tutino. A disposizione: Turk, Colombi, Balogh, Iacoponi, Zagaritis, Busi, Traore, Bonny. Allenatore: Enzo Maresca
Direttore di gara: Zufferli di Udine. Assistenti: Ceccon di Lovere e Laudato di Taranto. IV ufficiale: Carella di Bari. VAR: Dionisi de L’Aquila. A-VAR: Raspollini di Livorno.
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