Reggina, Foti: “Gli australiani vogliono portare la Reggina in B entro 3 anni”

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Queste le parole del presidente Foti, durante la conferenza al centro sportivo Sant’Agata, in cui ha parlato a tutto tondo della trattativa con gli imprenditori australiani:

“Il motivo dell conferenza stampa è legato ai giorni che ho trascorso in Australia, per dare una quadro completo di come stanno i fatti. Già a luglio la situazione delle Reggina era difficile. Già da allora ho iniziato a muoversi, ma dagli imprenditori locali non ho avuto nessun riscontro. Grazie ai miei contatti ho avuto la disponibiltà al confronto, con degli investitori australiani, che hanno intenzione di investire nella Reggina. Questo mi ha portato ad affrontare il viaggio a Sydney, affinché incontrassi i diretti interessati. Ho fornito i bilanci della Reggina, in un noto studio commerciale di Sydney. Abbiamo parlato di ogni voce di bilancio, di quelli che sono gli impegni della Reggina Calcio e di quelli che sono i patrimoni della Reggina Calcio. Ci tengo a specificare che anche il terreno di Catona, fa parte del patrimonio della Reggina Calcio e non di Lillo Foti. C’è stato subito l’interesse a rilevare il 51% della Reggina calcio, dove la mia figura non era più presente. Io ho accettato la proposta davanti alla certezza del rilancio del marchio Reggina Calcio. Si è parlato anche di futuro, mi hanno inviato una mail qualche giorno dopo la mia partenza, in cui mi si diceva di inviare altra documentazione per il futuro della Reggina, calcolando i costi per i prossimi i 3 anni con l’impegno di portare la squadra in serie B. Si tratta di imprenditori seri che non hanno nessuna intenzione di non rispettare gli accordi presi, soprattutto nel territorio in cui ancora hanno dei parenti o gente che li guarda con ammirazione, che è pronta ad investire dieci milioni di euro nei prossimi tre anni per costruire una squadra che, a breve, possa portare la Reggina ad ottenere il traguardo minimo della Serie B.  E questa cifra non comprende la somma necessaria all’acquisto delle azioni”.

I debiti della Reggina, sono già definiti. Sono rateizzati in 15 anni, con l’Agenzie delle entrate. Avrei potuto chiudere baracca e burattini, e  liberarmi da qualsiasi zavorra, decretando il fallimento a giugno ma non l’ho fatto perchè credo nella Reggina Calcio, guardando oltre l’ostacolo, vedendo cosa si può costruire per il futuro.

Mi auguro che la trattativa con gli australiani si chiuda in tempi brevi. Ho inviato un business plan con i vari costi, anche quelli di un organico che possa competere a certi livelli. Ho ribadito come all’interno della Reggina ci sono dei valori economici, rappresentati dal parco calciatori che da qualche mese suscitano le attenzioni di altre società.

Il 6  maggio ci sarà un confronto presso il tribunale riguardo la richiesta di un credito che Unicredit avanza nei confronti della Reggina. Noi abbiamo tutte le documentazioni per dimostrare che abbiamo ragione. Non hanno accettato il piano di risanamento dei debiti, a differenza dell’Agenzia delle entrate. Abbiamo dato 50 mila euro d’acconto, spiegando come ci stavamo adoperando per pagare il nostro debito, ma loro non hanno avuto il comportamento sperato.

In quale categoria saremo? Saremo in Lega Pro, io ho questa convinzione. Il calcio sta vivendo un periodo storico particolare, abbiamo commesso tanti errori che stanno rendendo il calcio meno credibile. Le regole ci sono, però poi ognuno cerca soluzioni per trovare la strada più corta. Se la Lega trova delle soluzioni per evitare ciò, si può riformare il sistema.

La Reggina in questo momento è una della società più leali nel panorama calcistico. a differenza di altre realtà. Il campionato finisce tra 15 giorni. Martedì la situazione di classifica potrebbe essere diversa. Mi sto battendo per far si che aspetti amministrativi non influiscano sulla parte sportiva.

Lillo Foti si è preoccupato di andare oltre. Lo stadio può essere una grande risorsa per la Reggina. Ho in mente uno stadio che sia al centro del villaggio, dove portare mia nipote, e alle ore 14 sedermi e vedere l’evento sportivo.

Per la cessione della società c’è l’accordo. Loro hanno voluto il piano d’investimento per i prossimi tre anni, puntando l’attenzione sugli aspetti sportivi. Io in società non ci sarò, loro intendono affidare la gestione a dei manager, ci sarà poi un Cda che prenderà le decisioni, io sarò a disposizione per eventuali consigli”.

 

 

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Author: Francesco

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