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Inedita Pasquetta per la trentacinquesima giornata del campionato di Serie B, tra Reggina e Lecce, sostenute dalle due tifoserie, presenti sugli spalti del Granillo. Le due compagini venivano da momenti diversi: l’undici di casa era reduce da due sconfitte nelle due ultime uscite, la formazione salentina invece, aveva inanellato tre vittorie consecutive dimostrando di avere tutte le carte in regola per ipotecare la promozione diretta nella massima serie. Clamoroso al Granillo avrebbe detto Sandro Ciotti nel sintetizzare la gara tra la compagine amaranto e i Lupi salentini. Pur senza le stesse motivazioni dell’avversario, gli amaranto avevano tutte le intenzioni di onorare una gara rivelatasi combattuta. La squadra dello Stretto pronta a fermare la corazzata del Salento, ha fornito una prestazione all’altezza del compito. Senza grossi problemi di classifica, la compagine amaranto apparsa ispirata, con un atteggiamento accorto, ha complicato i piani della formazione giallorosa che ha perso la vetta della graduatoria e qualche certezza. L’ undici del tecnico romano, ha sorpreso gli uomini di Baroni, incapaci per tutto il primo tempo di mettere in campo una manovra fluida. A decidere la contesa, la rete Folorunsho. Dotato di fisico, corsa e senso della rete, con i tre gol messi a segno nelle ultime partite disputate, il centrocampista amaranto, si è segnalato come uno dei calciatori più interessanti del campionato cadetto, dimostrando di ambire ad altre categorie.
Le scelte tecniche
Assenti Menez e Stavropoulos, Stellone ha schierato per la terza gara di fila Turati, con Di Chiara – rientrato dal turno di squalifica – avanzato sulla fascia sinistra ed il recuperato Aimone al centro della difesa. Largo a destra è andato Lombardi ed a metà campo, Kupisz con Bianchi e Crisetig. Attacco leggero quello del tecnico romano con la coppia Rivas Folorunso. Prima volta da ex per mister Baroni. Senza Blin, squalificato per un turno, il tecnico fiorentino, ha schierato Barreca a sinistra ed il terzetto di centrocampo formato da Helgason, Hjulmand, Bjorkengren.
Folorunsho su tutti
Gara molto tattica ed intensa tra le due compagini, con gli amaranto molto concentrati nel cercare di dare fastidio al reparto difensivo ospite e nel contempo limitare il tridente d’attacco avversario. Padroni di casa vicini al vantaggio, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Di Chiara, con Massimo Coda protagonista nel rischiare l’autogol, respingendo il pallone sul palo. I Salentini, apparsi contratti e poco fluidi nella manovra, non hanno mai messo in vera difficoltà la linea difensiva dei locali e sin dai primi minuti hanno sofferto l’assetto messo in campo dal tecnico amaranto. Pienamente dentro il match, l’undici amaranto, senza concedere nulla agli avversari di turno, è passato in vantaggio con Folorunsho che, appostato sul secondo palo in scivolata ha insaccato, mettendo la palla alle spalle di Gabriel. Da segnalare una conclusione di Coda, respinta da Di Chiara. Successivamente, l’attaccante di Cava de’ Tirreni, vedendo Turati fuori dai pali, ha tentato il pallonetto da metà campo, senza centrare il bersaglio.
La seconda frazione
L’acuto immediato degli ospiti, rientrati in campo con altro piglio, non si è fatto attendere. È stato Strefezza, da posizione defilata a centrare la traversa della porta di Turati, con Crisetig pronto a mandare in angolo. Il Lecce, ha spinto alla ricerca del pari ancora con Coda che, libero in area avversaria, su suggerimento di Rodriguez, ha tirato fuori di pochissimo. Baroni ha quindi tentato il tutto per tutto senza arrivare agli effetti sperati, mentre gli amaranto sono stati abili nel chiudere con spirito di sacrificio le vie di gioco avversarie, mettendo al sicuro il risultato nonostante i sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
In campo con orgoglio
Davanti a Turati, ha tenuto bene la difesa a quattro al cospetto del secondo miglior attacco del campionato. Tatticamente, è stata una buona prestazione quella fornita dall’ undici di Stellone, che ha retto con grande determinazione davanti al più quotato avversario, sfruttato al meglio l’episodio a favore. Gli amaranto hanno dimostrato di potersela giocare a viso aperto, portando a casa una vittoria prestigiosa per l’orgoglio ed il morale. Ora, si tornerà in campo lunedì 25 aprile quando Folorunsho e compagni saranno di scena al Moccagatta, dove dovranno vedersela con l’ Alessandria di mister Longo, corsara sul campo del Cittadella.
Il tabellino
Reggina – Lecce 1-0 Marcatori: 46′ Folorunsho
Reggina: Turati; Loiacono, Cionek, Amione (77′ Giraudo); Lombardi (69′ Montalto), Bianchi, Crisetig, Kupisz (69′ Adjapong), Di Chiara; Rivas, Folorunsho (73′ Ejjaki). A disposizione: Micai, Aya, Bellomo, Cortinovis, Hetemaj, Denis, Galabinov, Tumminello. Allenatore: Roberto Stellone.
Lecce: Gabriel; Calabresi, Lucioni, Tuia, Barreca (56′ Gallo); Helgason (56′ Rodriguez), Hjulmand, Brjorkengren (80′ Gargiulo); Strefezza (80′ Ragusa), Coda, Di Mariano (70′ Asencio). A disposizione: Bleve, Simic, Gendrey, Listkowski, Faragò, Majer, Dermaku. Allenatore: Marco Baroni.
Direttore di gara: Fourneau di Roma 1. Assistenti: Capaldo di Napoli e Fontemurato di Roma 2. IV ufficiale: Madonia di Palermo. VAR: Dionisi di L’Aquila. A-VAR: Pagnotta di Nocera Inferiore
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