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Dopo le dimissioni del presidente Marcello Cardona, del CDA e del patron Felice Saladini che di fatto ha sancito la messa in vendita del club, si è conclusa dopo appena un anno l’era dell’ imprenditore lametino che, è bene ricordare ha il merito di aver risolto i problemi economici del sodalizio amaranto dopo averlo salvato in extremis nel giugno scorso, con il club ora scritto al prossimo campionato di Serie B, con adeguata documentazione e con un piano di ristrutturazione del debito.
In tal senso, anche il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti è intervenuto sulle ultime vicende che stanno riguardando la Reggina.
Nell’auspicare la “prevalenza dell’interesse pubblico su un bene che è passione, identità, economia diffusa e corollario di emozioni che affonda le proprie radici in oltre cento anni di storia indissolubilmente legati al territorio” il sindaco f.f. si è così espresso:
«Appreso delle dimissioni del Cda e del presidente Marcello Cardona, oltre all’intenzione manifestata dal patron, Felice Saladini, di cedere la Reggina 1914, la città ringrazia l’intera compagine societaria per l’attività svolta, in questo anno sportivo appena trascorso, nell’interesse della comunità e di una realtà che rappresenta, senza dubbio alcuno, patrimonio materiale, immateriale e collettivo del territorio reggino e calabrese».
Nel sotolineare “la delicatezza e l’importanza di un momento che può significare molto per il tessuto sportivo, economico e sociale cittadino”, Brunetti ha detto:
«La Reggina, non è soltanto una squadra di calcio. È passione, è identità, è economia diffusa, è un corollario di emozioni che affonda le proprie radici in oltre 100 anni di storia indissolubilmente legati al territorio. Come detto, rispettiamo il massimo riserbo che la società si è imposta rispetto alle eventuali trattative di cessione, nella consapevolezza, per chi lascia e per chi arriverà, che il Comune sarà al fianco di chi avrà a cuore le sorti della più importante realtà sportiva della città».
«Nel massimo rispetto delle posizioni – ha spiegato – e di dinamiche societarie interne sulle quali l’amministrazione non ha inteso, né intende, assumere posizioni ingerenti, ciò che auspichiamo – ha concluso – è che l’attuale delicata fase transitoria possa risolversi nel più breve tempo possibile, tenendo in considerazione quei criteri di trasparenza e di condivisione che investono l’interesse non solo dei tifosi, che giustamente oggi si pongono legittimi interrogativi sulle ultime vicende, ma di un’intera comunità sportiva che nella Reggina si riconosce, crede e sulla quale investe tempo, denaro e, perché no, speranze di crescita e di riscatto sociale per l’intero territorio».
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