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La quinta sezione del Consiglio di Stato, ovvero l’organo apicale della giustizia amministrativa, dopo essersi pronunciata sul ricorso Perugia – respinto il ricorso degli umbri – ed avere accolto il ricorso del Lecco inizialmente escluso per un ritardo nella documentazione sullo stadio, ha emesso la sentenza relativa al caso Reggina. Quello che si temeva ora ufficialmente è realtà.
Le indiscrezioni che si erano diffuse in queste ore, hanno trovato conferma con l’ufficialità, con gli amaranto che escono dai campionati professionistici. Si scritta così la parola fine sulla vicenda che ha infuocato l’estate calcistica. Il club di Via Delle Industrie, dopo il parere negativo della Co.Vi.Soc. all’inscrizione in Serie B, bocciato in tutti i gradi di giudizio, si è visto respingere il ricorso (già respinto dal TAR), e ripartirà dunque dai dilettanti.
L’oggetto del contendere per il club amaranto, si incentrava sulle pendenze da saldare entro il 20 giugno per l’iscrizione al campionato, termine peretorio della Figc. La società calabrese aveva però avuto il via libera dall’omologa emessa dal Tribunale di Reggio per posticipare il pagamento al 12 luglio
Inizia quindi una corsa contro il tempo da parte del Comune di Reggio Calabria per chiedere alla Federcalcio un posto in Serie D in sovrannumero, come previsto dall’articolo 52 comma 10 delle NOIF. In cadetteria, viene riammesso il Brescia, ultima squadra retrocessa nella scorsa stagione ini Serie C.
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