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Non c’ è tempo da perdere, la sopravvivenza della Reggina passa sia dai risultati sul campo, sia dalla situazione legata al passaggio di società alla cordata australiana. Ne è consapevole soprattutto Lillo Foti, che alla Gazzetta del Sud, ha dichiarato: “I tempi sono stretti serve uno sforzo comune per varare un nuovo Cda entro il prossimo 30 giugno. Se il progetto andrá in porto la Reggina sará potenziata, altrimenti si rischia di chiudere”. Parole chiare, che senza mezze misure metto in evidenza quale strade potrebbe intraprendere la Reggina: rafforzamento della società in tempi brevi o fallimento.
Foti, affronta anche il tema della crisi del calcio, spiegando come la sopravvivenza di una società non possa più basarsi sulla vendita dei calciatori del settore giovanile, ma serve avere uno stadio di proprietà per avere dei ricavi: “Il nostro centro sportivo. per venticinque anni ha concesso la sopravvivenza a questa realtà. Oggi, invece, non ha più riscontri funzionali all’attività a causa del crollo del mercato calciatori. Da qui la ricerca di soluzioni alternative: vedi Juve, Milan, Roma e Udinese che hanno puntato sullo stadio di proprietà”.
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