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Dopo l’ottima prestazione nel derby dello stretto, la Reggina, torna con un pari dalla trasferta ad Agrigento. Un 2-2 che regala ottimismo ai tifosi amaranto, non tanto per il gioco mostrato in campo (passi indietro rispetto alla gara col Messina) quanto per l’atteggiamento e la caparbietà nel raggiungere il pareggio. Una partita tosta che, se gestita meglio, avrebbe potuto portare i ragazzi di Zeman alla vittoria negli ultimi minuti.
Nonostante le note positive, la partita della Reggina non inizia benissimo. Il match vede una Reggina un pò distratta nel primo tempo, a differenza di quanto accaduto contro il Messina, tanto che sono proprio i siciliani a sbloccare la gara al quarto d’ora: Daniele Marino svetta su un calcio d’angolo e insacca senza problemi sul secondo palo. Prima brutto svarione per i calabresi.
L’Akragas mostra un gioco non eccezionale ma più propositivo; i siciliani sembrano più in palla ed arrivano primi su tutti i palloni. Lo si vede soprattutto all’altezza del centrocampo dove Salandria sembra l’elemento con maggior piglio.
Ma ecco che arriva anche l’errore dei siciliani; al minuto 34, dopo una bella azione targata Porcino-Coralli, l’attaccante viene abbattuto in area di rigore e dal dischetto arriva l’1-1. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi, che dopo 7 minuti arriva il nuovo vantaggio dell’Akragas sempre targato Marino e sempre su un cross partito dalla destra. I padroni di casa spingono ed arrivano quasi al 3-1 a causa di una deviazione involontaria di Sala ma il portiere è strepitoso e respinge con una grande parata.
Vedendo che la squadra fatica a girare nel migliore dei modi, Zeman opta per il cambio a centrocampo, mandando in campo Knudsen. La mossa sembra funzionare; la Reggina gioca con più grinta e De Francesco con un diagonale manda il pallone fuori di un nulla. Le cose si mettono ancora meglio dopo l’espulsione per fallo da ultimo uomo di Marino che atterra Oggiano lanciatissimo verso la porta.
Da questo momento in poi i calabresi controllano il match, ci provano con tanta grinta, anche se senza creare grandissime occasioni da gol poiché dopo l’espulsione i siciliani si mostrano solidi e concentrati nel chiudere ogni varco. Per fortuna la caparbietà premia la Reggina e quasi alla fine del match, al minuto 87, De Francesco su calcio d’angolo si fionda su un pallone vagante e la mette in porta, da vero bomber di razza.
Finisce 2-2; un punto positivo per i ragazzi di Zeman.
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