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Sono stati giorni intensi quelli vissuti dopo la conclusione del campionato di Serie B, dal club amaranto e da tutta la piazza sportiva della città.
Contro tutto e tutti, nonostante le vicissitudini societarie e le penalizzazioni inflitte ed in parte superate in ambito sportivo, che inevitabilmente si sono ripercosse anche sulla squadra, la Reggina del patron Felice Saladini e del presidente Marcello Cardona, ha ottenuto dal Tribunale di Reggio Calabria l’omologa definitiva, relativa al piano di ristrutturazione del debito, vero spartiacque per la società di Via Delle Industrie. Ad annunciarlo il queste ore, il club dello Stretto con un comunicato ufficiale.
Premessa
In questo caso è bene riavvolgere il nastro: quello del giugno scorso era stato un punto di svolta per il sodalizio amaranto, sull’orlo del fallimento.
Il patron amaranto, nel riorganizzare l’assetto societario e tecnico, aveva voluto inserire figure di indubbio profilo e credibilità, come Marcello Cardona, Pippo Inzaghi, Giuseppe Geria alla guida del Settore Giovanile ed al comparto comunicazione, Giuseppe Sapienza (già Milan, Inter e Barcellona).
I fatti in breve
Come si ricorderà, il club dopo aver presentato a fine aprile il piano di ristrutturazione dei debiti ereditati principalmente dalla disastrosa vecchia gestione, era in attesa del definitivo provvedimento di omologa importante per l’iscrizione al campionato cadetto e per programmare adeguatamente il futuro.
Recente, la querelle nella quale si era inserito il Brescia nella persona del presidente Massimo Cellino, che aveva dichiarato guerra alla società calabrese per aver presentato, a suo dire, “un piano di ristrutturazione del debito inattuabile”.
Dopo aver perso i playout nella gara del Rigamonti, ad opera del Cosenza che aveva spedito in Serie C le rondinelle dopo 38 anni, il massimo esponente del club bresciano, in tal modo ambiva ad un posto nel prossimo campionato cadetto. Atteggiamento questo, visto dalla stessa tifoseria locale come un escamotage che non rendeva onore alla storia di un club blasonato come quello bresciano.
L’attesa
Signorile e decoroso il silenzio di questi giorni della società amaranto e dei suoi vertici, che nel bene e nel male hanno atteso con pazienza e fiducia una decisione che rappresenta il requisito essenziale per garantirsi un futuro, chiudendo i conti con il passato.
Ora l’orizzonte è di quelli che può dare serenità ai tifosi, c’è da continuare nel progetto tecnico, decidendo la conferma o meno delle varie figure e poi ricostruire la squadra.
La nota
“Oggi il Tribunale di Reggio Calabria ha pronunciato la sentenza con cui omologa il piano di ristrutturazione della Reggina. I Giudici hanno dunque ritenuto che i conti presentati dalla Società sono rigorosi e che è congruo il piano di pagamento dei debiti pregressi, contratti dalla precedente proprietà.
Questa sentenza è importante per molti motivi. Da oggi la Reggina chiude definitivamente il capitolo dei debiti del passato, un capitolo che si è trascinato per anni, e ora può guardare con serenità e sicurezza al futuro, dopo molto tempo.
Viene definitivamente stabilito che quanto dichiarato in questi mesi in merito alla situazione finanziaria e all’impegno del Club ha sempre corrisposto totalmente alla realtà dei fatti.
Felice Saladini un anno fa aveva rilevato il Club con l’impegno di dare un futuro alla Società e conservare la storia e i valori che l’intera città ha costruito intorno alla squadra. Oggi questo progetto è un dato di fatto. Un risultato raggiunto grazie al fondamentale impegno del presidente Marcello Cardona, una solida guida nel percorso di trasparenza e rigore per la Società. Così come è stato indispensabile l’impegno straordinario profuso dalle donne e dagli uomini del nostro Club, con il sostegno dei tifosi, delle istituzioni e del territorio. Oggi inizia un nuovo capitolo della storia della nostra Reggina.”
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