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La Reggina, chiuso il capitolo playoff, deve ora guardare al futuro. Il primo ostacolo da affrontare e superare per il patron Saladini – ha rilevato il club quando era sull’orlo del baratro – è quello del principale creditore, ovvero l’Agenzia delle Entrate che ha posto le sue osservazioni alla proposta della società. La dirigenza amaranto, a questo punto, dovrà cercare di chiudere nel minor tempo possibile la spinosa questione, visto che il 20 giugno è l’ultimo giorno utile per l’iscrizione al campionato di Serie B. Entro quella data, il club di via Delle Industrie, dovrà ricevere l’omologa del piano di ristrutturazione del debito direttamente dal Tribunale di Reggio Calabria.
Nel contempo, si dovrà capire come si vorrà alzare l’asticella di cui si è tanto parlato, nella consapevolezza di aver disputato un ottimo campionato, eccellente nella parte ascendente e di aver raggiunto l’obiettivo prefissato. Partendo da questi presupposti, Pippo Inzaghi, al quale secondo indiscrezioni sembrerebbe che le offerte non manchino, si dovrà confrontare con la società per capire se ci sarà unità di intenti seguita da quella progettualità che dovrà fare la differenza. Il tecnico piacentino, non bisogna dimenticare, nel dimostrare sul campo di aver fatto un ottimo lavoro costruendo un gruppo coeso nonostante le difficoltà e le vicissitudini degli ultimi mesi legate alle penalizzazioni, ha sempre parlato di progetto triennale, al quale la società presieduta da Marcello Cardona, dovrà dimostrare di credere.
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