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Dopo le note vicende che ad inizio maggio hanno interessato il massimo esponente amaranto Luca Gallo, si è alle prese per poter salvare il Club dello Stretto. È una corsa contro il tempo, quella che si viene articolando per la cessione della Reggina. In attesa di capire come si evolverà la questione relativa all’amministrazione del club di Via Delle Industrie, il prossimo passaggio di fondamentale importanza, è l’approvazione del bilancio. Eventuali supposizioni potrebbero portare – ma non è detto – lo stesso GM De Lillo, con una delega particolare, ad apporvi la sua firma, il tutto sotto le dovute direttive dell’amministratore giudiziario Katiuscia Perna. Nonostante le notizie ufficiali siano ben poche, il prossimo 31 maggio infatti, si dovrà produrre tutta la documentazione utile a definire la situazione contabile. Sebbene si parli di discorsi avviati, si attende chiarezza sulla evoluzione delle cose.
Da indiscrezioni circolanti da più giorni – concrete o meno che siano – sembrerebbe prevalere la possibilità che sia un fondo straniero a mostrare interesse all’acquisizione del club, previa l’attenta valutazione della situazione societaria. Se nel breve, dovessero essere effettivamente confermati questi forti segnali, si potrà arrivare pronti alla 22 giugno, data ultima per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B.
Non sono mancate in questi giorni le esternazioni puntuali di Massimo Taibi, anche lui alla ricerca di soluzioni utili a salvaguardia della società. Il Ds amaranto, ai microfoni di Radio Antenna Febea, ha così espresso il suo pensiero sull’ attuale momento attraversato dal club.
Quello che è successo, ha esordito, ha costretto tutte le parti ad accorciare i tempi. Ad accelerare non sempre è semplice, se ci fossero stati cinque o sei mesi mesi a disposizione non ci sarebbe stato nessun problema a parlare di finalizzazione, ma nella situazione attuale non è così.
Di certo, ha evidenziato, posso dire che ci sono alcune situazioni concrete sul tavolo. Al lavoro sulla questione c’è uno studio legale, mentre per quanto riguarda la provenienza degli investitori, di certo posso dire che anche in caso di fondi stranieri, l’intermediario è sempre italiano.
Al momento, quello che più mi interessa è che qualcuno prenda al più presto la Reggina.
Stiamo parlando, ha concluso, con persone serie che penserebbero poi a nominare un presidente, ma bisogna concretizzare il tutto entro la prima settimana di giugno, altrimenti c’è il rischio che la situazione si complichi.
Noi, ha concluso, siamo al lavoro perché il tutto, si definisca nel migliore dei modi.
Si gioca quindi una partita a stretto giro di posta, visto che secondo la testata La Stampa, l’Alessandria, arrivata terzultima e quindi retrocessa in Serie C, sembrerebbe avere già pronta tutta la documentazione per un eventuale ripescaggio.
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