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Posticipo amaro per la Reggina che, nella partita in casa contro il Cittadella, viene beffata sul più bello al 90°. Viene da dire che piove sul bagnato, vista la pioggia incessante che si abbatte per l’intero incontro.
Mister Dionigi, impaurito e preoccupato dall’avversario, decide di coprirsi, rinunciando al trequartista Sarno, per un centrocampo più folto con Barillà, con il risultato di avere per lunghi tratti una buona circolazione di palla, ma al contempo poche possibilità di concretizzare. I due attaccanti, Comi e Ceravolo, abbastanza timidi, sono quasi sempre isolati perché poco o male supportati dal centrocampo. Mentre la Reggina si cautela, al contrario il Cittadella non rinuncia neanche in trasferta al suo modulo spregiudicato di tre attaccanti, con Di Roberto, Di Carmine e Maah, controllati comunque bene dai difensori amaranto, con il centrale Freddi bravo ad allontanare ogni minaccia. Una gara dai bassi livelli, a tratti anche noiosa. Il primo tempo è stato molto equilibrato, prima frazione a favore di un Cittadella ben organizzato, con un tiro in porta da parte di Di Carmine agevolmente controllato da Baiocco, e sul finire si assiste a una Reggina più incisiva che però non riesce a sfruttare una mischia nell’area avversaria con Ceravolo. Nella ripresa la Reggina sembra più aggressiva, tanto che sfiora il vantaggio con Rizzato e poco dopo con Armellino che tira addosso all’avversario. Dionigi avverte che bisogna dare una sterzata, ricorre alla classe di Sarno, ma sempre cautelandosi, tant’è che lo stadio disapprova con i fischi la sostituzione con Ceravolo. Sarebbe stato meglio togliere un centrocampista in affanno come Barillà piuttosto che rinunciare ad un attaccante. Con Sarno la musica cambia, infatti gli avversari lo temono applicando su di lui una guardia asfissiante. I reggini reclamano per ben due volte dei falli di rigori, sinceramente involontari, su cui l’arbitro pugliese Roca giustamente sorvola, comportandosi nell’intero arco della partita come i colleghi inglesi, concedendo molto allo spettacolo, e rinunciando a richiamare diverse volte i giocatori alla disciplina. E quando la Reggina ha ormai schiacciato gli avversari nella propria area, arriva la risposta di Schiavon che porta in vantaggio il Cittadella, sfruttando una respinta del portiere Baiocco sullo stesso giocatore, su cui i difensori amaranto non sono altrettanto lesti ad intervenire. I reggini reagiscono, nello scadere, con il solito Rizzato, con una parabola calciata alla Del Piero, diretta nell’angolo estremo, ma il portiere Cordaz nega la gioia del gol spettacolare.
La Reggina non gioca bene e razzola pure male. Sembra che possa da un momento all’altro agguantare il risultato ma poi si perde sul più bello. La situazione di classifica è preoccupante, urge ricorrere ai ripari, soprattutto nel reparto avanzato, dove la capacità realizzativa continua a latitare.
Angelo
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