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Gli amaranto avevano bisogno come il pane della vittoria ma hanno fallito anche questa volta. Reggina-Cagliari è tutta qui, in questa lapidaria affermazione che testimonia il baratro in cui è precipitata la squadra in un pessimo girone di ritorno. Ottava sconfitta su dieci partite, una media da retrocessione e adesso il campionato della Reggina sembra davvero un incubo.
Un andamento che sembra la copia in carta carbone di quella fase molto critica della scorsa stagione in cui si faceva collezione di sconfitte, una dietro l’altra. Ma se allora la situazione societaria che si stava materializzando poteva esserne la causa, perché accade anche quest’anno? Questo è il problema.
La Reggina parte bene e poi la trama della disfatta si ripete
Eppure nel primo tempo di Reggina-Cagliari gli amaranto erano partiti subito a mille aggredendo l’avversario spinti dal caloroso tifo degli oltre 15mila del “Granillo”, trasformatosi in una bolgia come i bei tempi. Ma il copione della partita è ben presto diventato fin troppo simile a quello già visto nel girone di ritorno. La Reggina subisce una rete evitabile ed è costretta a rincorrere in una situazione psicologica molto complicata.
Ma, nonostante, l’ovvio contraccolpo, i ragazzi di Inzaghi si riportano a testa bassa in avanti impensierendo più volte la retroguardia del Cagliari. Il gol sembra nell’aria e in due occasioni Canotto e Fabbian sono anche sfortunati. Nello stesso tempo, dalla cintola in giù i fantasmi del passato non accennano a sparire.
Reggina, una continua e apparentemente inspiegabile caduta libera
Il Cagliari è sempre insidiosissimo quando la palla viene scodellata al centro della difesa reggina e sfiora il raddoppio in tre occasioni. La Reggina rischia di capitolare rovinosamente. Un reparto granitico all’andata è adesso in preda alla mancanza di sicurezza e di concentrazione. Poi arriva la decisione molto tardiva del VAR sull’azione che porta al rigore del raddoppio sardo ad opera del solito Lapadula. Un’altra mazzata terribile che accompagna la squadra di Inzaghi negli spogliatoi.
Nella ripresa il tecnico piacentino getta nella mischia Strelec e Cicerelli al sposto di Canotto e Majer ma anche l’aspetto fortuna non assiste più i padroni di casa. Cicerelli s’infortuna appena entrato e poi arriva la discussa azione cagliaritana che porta alla terza rete. Il match di fatto finisce lì con il carico di delusione e scoramento che ne consegue.
IL TABELLINO SERIE BKT, 30ª GIORNATA
Reggina-Cagliari 0-4: Marcatori: 11′ e 43′ Lapadula (C), 63′ rig. Mancosu (C), 93′ Zappa (C)
Reggina (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Di Chiara; Majer (46′ Cicerelli (54′ Gori), Crisetig, Fabbian (81′ Bondo); Canotto (46′ Strelec), Ménez (65′ Liotti), Rivas. In panchina: Contini, Bouah, Loiacono, Terranova, Hernani, Lombardi, Galabinov. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Cagliari (4-4-2): Radunovic; Zappa, Dossena (77′ Barreca), Obert, Azzi (69′ Kourfalidis); Nandez (69′ Altare), Makoumbou (69′ Deiola), Mancosu, Azzi; Prelec (59′ Millico), Lapadula. In panchina: Aresti, Ciocci, Goldaniga, Viola, Capradossi, Falco, Di Pardo. Allenatore: Claudio Ranieri.
Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta. Assistenti: Marco Trinchieri di Milano e Marco Ceccon di Lovere. IV ufficiale: Antonino Costanza di Agrigento. VAR: Alessandro Prontera di Bologna. A-VAR: Matteo Marcenaro di Genova.
Note – Spettatori 16.482, di cui 115 ospiti. Ammoniti: Camporese (R), Azzi (C), Ménez (R), Mancosu (C), Gagliolo (R), Millico (C). Calci d’angolo: 5-5. Recupero: 5′ pt, 3′ st.
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