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Il fragoroso scivolone con il Frosinone nel turno infrasettimanale, aveva messo fine alla striscia positiva di tre vittorie consecutive della Reggina. Mentre erano giunte notizie rassicuranti sulle condizioni del presidente Luca Gallo che, dopo il delicato intervento subito nei giorni scorsi, inizierà un percorso riabilitativo della durata di almeno due settimane, l’undici di Stellone, era concentrato a blindare al più presto il mantenimento della categoria. Gli amaranto, ancora in emergenza, al Granillo, volevano riprendere la marcia interrotta, affrontando un’ altro cliente scorbutico, il blasonato Pisa, imbattuto da sei turni, reduce dal pareggio casalingo contro il Parma ed al momento, fuori dai primi due posti del campionato di serie B.
Servirà un grande prestazione…Nonostante le troppe partite ravvicinate, bisognerà stare sempre sul pezzo, prima facciamo i punti e meglio sarà….
Così si era espresso Roberto Stellone, prima della gara. Ed in effetti, così è stato. Tutto si è deciso nella prima frazione. A fare la differenza nell’economia del gioco amaranto, così come nella sfida con Lucca, subentrato comunque in corso d’opera, è stato ancora una volta Jérémy Ménez che, ha continuato ad incantare con le sue giocate. Ad incidere, anche l’ottima prestazione della squadra e le parate di un super Turati che, ha chiuso la saracinesca ad un Pisa generoso, ma poco concreto. L’ undici dello Stretto, si è dimostrato più forte delle assenze forzate e, con una prova positiva, fatta di sacrificio ed abnegazione, ha messo lo sgambetto all’ avversario di turno che, in virtù dei risultati arrivati negli anticipi in cartello, doveva fare risultato per alimentare il sogno promozione diretta.
Le scelte due tecnici
Di necessità virtù. Scelte quasi obbligate per Stellone in difesa e a centrocampo. Senza Cionek, Stavropoulos, Lakicevic, Ejjaki, Cortinovis, Lombardi e Bellomo fuori per squalifica, il tecnico amaranto, ha dato un turno di riposo a Loiacono, inserendo dal primo minuto i vari Turati, Aya, Hetemaj, Giraudo e Kupisz. A centrocampo è andato il rientrante Folorunsho, con Ménez , a supporto di Montalto. Mister D’Angelo, con quasi tutti gli uomini a disposizione, si è affidato all’esperienza di Caracciolo. In mezzo al campo, ha mandato Toure, Nagy e Mastinu, schierando in attacco Puscas e Masucci supportati da Cohen. Panchina per Torregrossa e Lucca.
La gara
Con la scelta della Figc per sostenere il messaggio di pace e di condanna nei confronti dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, la partita, così come negli altri campi, è iniziata con cinque minuti di ritardo rispetto all’orario programmato. La gara è stata subito vibrante, caratterizzata dalla chiara superiorità numerica a centrocampo dei locali. I padroni di casa, senza alcun timore riverenziale, hanno avuto subito a disposizione la grande chance con Folorunsho. Il centrocampista amaranto, dopo la conclusione di Hetemaj, da pochi passi, ha toccato di prima ma, è stato Nicolas a mandarla d’istinto in angolo. Il gol è però era nell’aria. Poco dopo è così arrivato il lampo ed il gioco di prestigio di Ménez – quattro centri al Granillo – a rompere il ghiaccio.
La magia di Houdini
Su errore della retroguardia pisana, è stato il francese ad approfittare, nel recuperare palla in area e, dopo aver mandato a terra due avversari con due finte consecutive, l’ha messa dentro di piatto, facendo secco un Nicolas, fischiatissimo durante l’arco dei novanta minuti più recupero dalla Sud, che ha incitato costantemente i ragazzi amaranto. Colpito, l’undici di D’ Angelo ha provato a reagire senza trovare però sbocchi adeguati, davanti alla compattezza della retroguardia dei padroni di casa che, ha saputo destreggiarsi con grande applicazione nel fronteggiare gli attacchi degli ospiti.
In cattedra un super Turati
L’ undici dello Stretto, dopo aver rischiato poco o nulla nella prima frazione, ha dovuto subire il ritorno dei Pisani di D’Angelo. Gli ospiti, si sono fatti vedere, con una conclusione volante di Masucci che, ha trovato attento Turati e, successivamente, con un colpo di testa di Toure che ha colpito la traversa a seguito di un calcio d’angolo. I Nerazzurri, in difficoltà davanti al muro amaranto, nulla hanno potuto per avere la meglio su Crisetig e compagni. Il tecnico pescarese, nel tentativo di riprendere le sorti della contesa, si è rivolto ai grossi calibri della panchina, mandando in campo Benali, Torregrossa e Lucca. Quest’ ultimo, dalla distanza, ha provato a sorprendere la difesa dei padroni di casa, ma sulla sua strada, ha trovato ancora l’attento Stefano Turati. Sui titoli di coda ci sono state altre due occasioni per l’undici ospite che, hanno visto ancora pronto l’estremo difensore amaranto, prima sugli sviluppi di un corner su un colpo di testa di Puscas e poi con una punizione di Mastinu, su cui Turati si è superato, volando a deviare sul palo a tempo scaduto.
Avanti così
La Reggina batte il Pisa e si porta a quota 35 punti in classifica, agganciando il Como. La squadra, ha mostrato capacità nel saper rispondere sul campo alle sollecitazioni del tecnico romano, contrastando con forza i più quotati avversari, rimanendo sempre sul pezzo, senza mai mollare. Gli amaranto, si sono difesi con ordine, mentendo la lucidità necessaria, davanti ad un avversario che, è bene ricordare, rimane comunque impegnato per lotta per il vertice del campionato cadetto. La truppa di Roberto Stellone, già mercoledì tornerà ancora in campo. Dovrà vedersela sempre al Granillo con il L.R. Vicenza, uscito vittorioso dal Romeo Menti per 1-0 contro il fanalino di coda Pordenone.
Il tabellino
Reggina – Pisa 1-0 Marcatori: 12′ Ménez
Reggina (3-5-2): Turati; Aya, Amione, Di Chiara; Kupisz, Hetemaj (92′ Tumminello), Folorunsho, Crisetig, Giraudo; Ménez (69′ Bianchi), Montalto (61′ Galabinov). A disposizione: Aglietti, Micai, Adjapong, Franco, Loiacono, Denis. Allenatore: Stellone.
Pisa (4-3-1-2): Nicolas; Berra (64′ Birindelli), Caracciolo (75′ Lucca), Leverbe, Beruatto; Toure (64′ Marin), Nagy, Mastinu; Cohen (56′ Benali); Puscas, Masucci (56′ Torregrossa). A disposizione: Livieri, Hermannsson, Siega, Gucher, De Vitis, De Marino, Marsura. Allenatore: D’Angelo.
Direttore di gara: Luca Massimi di Termoli. Assistenti: Vittorio Di Gioia di Modena e Mattia Scarpa di Reggio Emilia. IV ufficiale: Maria Marotta di Sapri. VAR: Marco Serra di Torino. AVAR: Pietro Dei Giudici di Latina.
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