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Primo match-ball sprecato dalla Reggina. Non si è ripetuta l’operazione fortuna capitata a Crotone. In casa contro il Brescia, non è riuscita a racimolare neanche un punto necessario per la volata salvezza che, alla luce dei risultati delle altre avversarie, sarebbe stato utilissimo. La posizione in classifica rimane congelata e preoccupante allo stesso tempo.
Il mister Pillon ripresenta il canonico 4-4-2, con Sarno sulla fascia destra in appoggio alle punte Comi e il rientrante Di Michele. Il tecnico delle rondinelle dispone i suoi secondo il solito modulo, con il centravanti Caracciolo supportato da Scaglia e Sodinha. Primo tempo blando e poco redditizio da punto di vista qualitativo. Entrambe le squadre manovrano a centrocampo, senza strafare, con i portieri che rimangono inoperosi. La Reggina vive solo dei guizzi sporadici di Di Michele e delle giocate improvvise di Sarno. Alla mezz’ora però perde Comi, sostituito da Gerardi, a causa di uno scontro con il portiere Arcari.
Subito dopo l’arbitro fa accomodare l’allenatore amaranto in tribuna, da dove dirige i suoi uomini tramite il preparatore dei portieri. Insomma, la gara non inizia con i migliori auspici. Nel secondo tempo, il Brescia appare più incisivo con la Reggina che cerca di rispondere come meglio può. E da un calcio d’angolo i lombardi si portano in vantaggio, con un perentorio colpo di testa del difensore De Maio. La Reggina cerca in tutti i modi di raddrizzare lo svantaggio, ma i suoi esili tentativi vengono sventati dall’autore del gol, impeccabile nelle retrovie. A metà ripresa Sarno viene sostituito da Campagnacci, che non si rende mai pericoloso. Al fischio finale, gli amaranto tornano mestamente delusi negli spogliatoi per l’ennesimo risultato negativo.
Non difetta certo il carattere e la voglia agli amaranto, ma solo questo non è bastato. Con le restanti tre partite, rimangono in ballo nove punti, appena sufficienti ad evitare gli eventuali play-out. A parte il Grosseto retrocesso, alla Reggina toccherà risollevare le sue sorti fuori dalle porte amiche, con due dirette concorrenti come il Cittadella e il Vicenza, sperando che il trend negativo sia finito.
Angelo P.
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