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In chiave salvezza, saranno sfide tutt’altro che semplici quelle che attendono la Reggina in questo mese di Aprile. Sul cammino degli amaranto c’è un primo ostacolo durissimo da affrontare: il lanciatissimo Venezia di mister Zanetti. I Leoni Alati, sperano di trarre il massimo dal match contro l’undici calabrese e guardano con fiducia ad un’eventuale promozione diretta in massima serie. Reduci dall’eclatante vittoria sul campo del Monza, al Pier Luigi Penzo i lagunari vorranno confermare l’attuale momento di forma evidenziato in terra lombarda, per poter allungare ulteriormente in classifica.
Ricordi nostalgici
Venezia e Reggina, si erano già incontrati negli anni 60 in serie B. Alla guida delle due squadre, c’erano due figure emblematiche del calcio nazionale, che Reggio ed i suoi tifosi – quelli che oggi hanno i capelli bianchi ne hanno più contezza – ricordano non solo per essersi avvicendati sulla panchina amaranto, ma soprattutto per essere stati maestri indiscussi di un calcio d’altri tempi: Armando Segato e Tommaso Maestrelli. Allora i calabresi conquistarono l’unica vittoria in trasferta contro gli Neroverdi, di Segato, chiamato successivamente dal presidente Granillo a prendere le redini proprio della squadra dello Stretto. Era il 31 dicembre 1967, quando l’undici guidato da Maestrelli, riuscì ad espugnare il campo veneziano (2-3) grazie alle reti di Florio, Ferrario e Toschi. Tutte figure di indubbio talento, tecnica e visione di gioco, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia ultracentenaria del club.
L’ultima trasferta
Si era in serie A. La squadra, guidata a quel tempo da mister Colomba, dovette cedere il passo lontana dalle mura amiche, alle due reti di Maniero. Dopo ventuno anni, dall’ultima volta, la Reggina ritorna così nella terra dei gondolieri alla ricerca di punti preziosi, utili a puntellare ulteriormente la sua classifica.
Il pensiero di Baroni
Marco Baroni, alla vigilia della delicatissima gara contro i veneti, ha parlato in videoconferenza del momento dei suoi dopo la sosta del campionato e delle insidie che si nascondono nell’affrontare un’avversario di primissimo piano.
Dobbiamo andare lì con convinzione nei nostri mezzi, con quella compattezza che ci ha sempre contraddistinto nei risultati positivi. Dobbiamo guardare solo a noi stessi, consapevoli che ora comincia la parte più importante del torneo.
Il tecnico fiorentino, non ha usato mezzi termini nel catechizzare i suoi, visto che i punti in palio da ora in poi saranno pesanti.
L’analisi di Reggina – Chievo
Contro i Clivensi non abbiamo fatto male – ha tenuto a precisare – quando si parla, bisogna anche guardare i numeri. Quelli sono inequivocabili. Abbiamo analizzato l’azione in cui il Chievo ha preso un palo. Il tutto è scaturito dal fatto che siamo andati in sette in area su un angolo e dopo un cross sbagliato da Cionek, abbiamo subito una transizione. È vero, loro hanno avuto occasioni da gol, ma su transizioni e palloni persi da noi. Non si possono perdere certi palloni, perché se l’avversario sfrutta meglio certe situazioni, la partita sfugge di mano. Questi, sono errori da non ripetere.
La sosta – Kinglsey – Menez – Rivas
Questa sosta, è servita per recuperare energie ed anche qualche giocatore che era più affaticato. Abbiamo lavorato su quello che è stato il nostro sistema di gioco. Siamo pronti per giocarci questo rush finale con il piglio giusto. Abbiamo recuperato Kingsley, Menez è rimasto fermo per precauzione, domani valuterò la sua condizione fisica, ma partirà con noi. Rivas, dovrebbe rientrare dopo un volo abbastanza lungo. Sicuramente – ha aggiunto – non sarà della partita, devo capire se aggregarlo oppure lasciarlo riposare, per averlo successivamente a disposizione.
Su Folorunsho – Petrelli – Dalle Mura
Folorunsho, non sarà della partita, ha detto il tecnico amaranto. Da un paio di giorni abbiamo avuto la defezione di Petrelli, colpito da un attacco influenzale che non è legato al Covid. Christian, è cresciuto molto, può dare un contributo importante in queste tre partite ravvicinate. Ho bisogno di avere tutti a disposizione, perché ciò ti consente anche di cambiare volto a gara in corso.
Che partita sarà
È una partita complicata, ma lo sarà anche per loro. L’importante è l’atteggiamento, unito alla compattezza, alle distanze e all’essere aggressivi sul pallone. Toccherà a noi creare problemi al Venezia. Sarà importante la lettura della gara, così come saranno importanti i cambi e la possibilità di inserire energie fresche. La squadra sta recependo questo messaggio, nella consapevolezza che le scelte iniziali non rappresentano una penalizzazione per nessuno.
L’avversario
A parte una flessione finale – ha evidenziato il tecnico toscano – il Venezia ha fatto bene già dall’anno scorso e quest’anno hanno completato la rosa dal punto di vista qualitativo. Il Penzo – ha concluso – è sempre stato un campo difficile, anche se oggi mancano i tifosi, ma questo non riguarda solo il Venezia. Io non sono abituato a guardare a casa degli altri, se non dal punto di vista dello studio della partita. Vogliamo andare a testa alta su tutti i campi, portando quelli che sono i nostri valori.
I convocati
Al termine della rifinitura Baroni ha comunicato la lista dei 25 calciatori convocati per la trasferta di Venezia. Di seguito l’elenco completo:
Portieri:Guarna, Nicolas, Plizzari.
Difensori: Cionek, Dalle Mura, Delprato, Di Chiara, Lakicevic, Liotti, Loiacono, Stavropoulos.
Centrocampisti:Bianchi, Chierico, Crimi, Crisetig, Kingsley, Micovschi, Rivas, Situm.
Attaccanti:Bellomo, Denis, Edera, Ménez, Montalto, Orji.
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