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Era una gara particolare, per Reggina ed Alessandria. Gli amaranto e la matricola lombarda, si sono ritrovati in riva allo Stretto dopo oltre 54 anni. Ma i motivi andavano bel oltre, perché entrambe le squadre, erano davanti ad un bivio. I padroni di casa, dovevano scrollarsi di dosso le paure e le preoccupazioni che li avevano condizionati in queste ultime settimane. Alfredo Aglietti ed il suo undici, non potevano permettersi un’altra debacle interna consecutiva, dopo quelle precedenti con Cittadella, Cremonese ed Ascoli. La formazione di Longo subito dopo la sosta del campionato aveva battuto la Spal in trasferta e piegato la Cremonese. Al quartultimo posto in graduatoria, dopo i due ko di fila con Cittadella e Pordenone, era a caccia di un risultato positivo per migliorare una classifica sin qui deficitaria. Doveva essere la gara del riscatto ed invece al Granillo è maturata l’ennesima pesantissima sconfitta per la squadra del tecnico di San Giovanni Valdarno. È stata una partita subito in salita per l’undici di casa, apparso poco incisivo, senza idee e soprattutto nel ciclone di una complicata ed acclarata crisi di risultati e contenuti. L’ Alessandria, non aveva mai battuto gli amaranto nella sua storia. A decidere, con una ineccepibile supremazia sul match, le due reti dell’ex Corazza – la prima su rigore – con in mezzo la rete di Lunetta che, ha bissato nella ripresa.
Fischia Camplone
Due incroci tra Camplone della sezione Aia di Pescara e gli amaranto, Catania-Reggina 1-0 del novembre 2018 e Perugia-Reggina 0-2 dello scorso 28 ottobre. Con i lombardi, un solo precedente, il ko casalingo contro la Ternana dello scorso 6 novembre.
Le scelte tecniche
Fuori Menez e gli squalificati Cionek, Hetemaj, Aglietti ha mandato in campo dal primo minuto la coppia centrale Loiacono- Regini, con Lachicevik a destra e Di Chiara a sinistra. A supporto del centrocampo con Bianchi e Crisetig, Bellomo a sinistra, mentre sulla fascia destra è andato Ricci. In attacco si è ripreso la maglia da titolare Galabinov, reduce da due panchine di fila, ad affiancarlo Montalto. Seconda panchina per Stavropulos dopo quella di Lecce. Con Parodi, Benedetti e Prestia davanti a Pisseri, Longo ha schierato a centrocampo Ba e Milanese, posizionando Pierozzi e Lunetta larghi sulle rispettive corsie. In avanti Corazza con alle spalle Kolaj e Chiariello.
La partita
Gara subito molto fisica a centrocampo, con all’ inizio molte imprecisioni da ambo le parti. Una deludente Reggina, non è riuscita a pungere davanti, facendo davvero poco e soprattutto non ha creato nessun pericolo alla porta dell’estremo difensore lombardo. Gli ospiti, apparsi più concreti e con le idee chiare, sono andati meritatamente in vantaggio con il rigore messo a segno dall’ ex Corazza che, ha spiazzato Turati. A legittimare la supremazia della squadra di Longo, è arrivato il raddoppio di Lunetta, andato in anticipo sul portiere amaranto, in difettosa uscita. Si è chiuso poco dopo, con fischi del pubblico, un primo tempo deludente da parte di Galabinov e compagni, al quale ha fatto da contraltare la migliore prestazione dei Grigi.
La seconda frazione
In una partita già compromessa, il triplo cambio di Aglietti con Rivas, Cortinovis e Denis al posto di Ricci, Montalto e Galabinov, non ha sortito alcun effetto su una squadra dal giudizio insufficiente. Ci ha pensato sempre Corazza ad allontanare ancora di più dalla partita gli amaranto, in evidente difficoltà ed accompagnati dal disappunto dei tifosi presenti sugli spalti. A mettere in ghiaccio la gara già abbondantemente delineata nel risultato, il bis di Lunetta.
È crisi profonda
Vince meritatamente l’Alessandria che, nel dominare nettamente, ha acuito l’ormai eterna crisi della squadra dello Stretto, sempre più in caduta libera per prestazioni e risultati. Legittimi i fischi dagli spalti per i giocatori ed Aglietti – tutti in discussione – che, con la sconfitta maturata, hanno incassato il quinto k.o. consecutivo. Gli amaranto, rimangono piantati a quota 22 punti in classifica, sempre più invischiati in un tunnel negativo senza fine. La parola ora passa alla società. La crisi è sempre più nera.
Il tabellino
Reggina – Alessandria: 0 – 4
Marcatori: 31′ rig. Corazza, 42′ Lunetta, 53′ Corazza, 84′ Lunetta.
Reggina: Turati; Lakicevic, Loiacono, Regini, Di Chiara; Ricci (50′ Cortinovis), Bianchi (66′ Laribi), Crisetig, Bellomo (66′ Gavioli); Galabinov (50′ Rivas), Montalto (50′ Denis). A disposizione: Micai, Aglietti, Stavropoulos, Adjapong, Amione, Liotti, Ejjaki. Allenatore: Aglietti
Alessandria: Pisseri; Parodi, Prestia (75′ Di Gennaro), Benedetti; Pierozzi, Ba (58′ Casarini), Milanese, Chiarello (67′ Bruccini), Lunetta; Kolaj (75′ Palombi), Corazza (67′ Arrighini). A disposizione: Crisanto, Russo, Beghetto, Mantovani, Celesia. Allenatore: Longo.
Direttore di gara : Camplone di Pescara. Assistenti: Barone di Roma 1 e Vigile di Cosenza. IV ufficiale: Di Cairano di Ariano Irpino. VAR: Paterna di Teramo. A-VAR: Di Vuolo di Castellammare di Stabia.
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