Reggina, Alberti: “Usciremo da questa situazione solo lottando”

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E’ stato presentato oggi pomeriggio il nuovo allenatore della Reggina che ha sostituito il duo Tortelli-Padovano, esonerato dopo la sconfitta in casa del Savoia. Mister Alberti, è stato accompagnato in sala stampa dal presidente Foti che ha dato inizio alla conferenza stampa.

Queste le parole di Foti, che ha iniziato con un amarcord sul nuovo mister amaranto: “Di ogni calciatore che è passato alla Reggina, mi ricordo gli episodi significativi. La cosa che più ricordo è un episodio che ci ha visto vicini nel 91, in un momento più difficile di questo. Erano i primi mesi che ero a capo della Reggina, il mister mi è venuto incontro da solo, era un periodo più difficile di questo, quando davvero gli stipendi si prendevano dopo 7/8 mesi, e mi disse “Presidente allo spogliatoio ci penso io, e lei pensi a tenere in piedi la Reggina”. Ecco , questo è il ricordo che ho io di Roberto Alberti. Ci siamo sentiti, mi ha detto che prima di tutto voleva venire a Reggio a parlare con me per vedere come andavano le cose. Abbiamo siglato il contratto fino a giugno e siamo già al lavoro per dare slancio ad una storia che vogliamo continui”.

Foti annuncia un importante appuntamento: “Nei prossimi giorni, ho avuto anche la disponibilità del Sindaco, faremo una conferenza stampa molto allargata su quelli che sono i problemi della Reggina, che è patrimonio della città, come ha detto anche il sindaco, che potrà dare, speriamo, un po’ di slancio anche alla città, per ripristinare il connubio Reggina- Reggio, per soluzioni che possano portare beneficio alla Reggina e alla città”.

Terminato l’intervento di Foti, inizia a parlare il nuovo tecnico Alberti: “Sono felicissimo di incontrare tante persone che conosco da tanti anni e  sono molto orgoglioso di essere l’allenatore della Reggina, che è una società a cui sono stato sempre molto legato. È la terza volta che vengo a Reggio e ho fatto delle esperienze fantastiche, indossando una maglia che mi è rimasta addosso. La mia a Reggio è stata l’inizio difficile di un’esperienza fantastica, che si è conclusa alla grande con la conquista della Serie A. Poi sono stato qui da allenatore della primavera. Oggi sono qui in un momento difficile, in un periodo in cui non solo il calcio, ma anche la società è cambiata”.

“Credo molto nel gruppo, mi pace il gruppo di lavoro, ma sono consapevole che ci sono dei problemi, sta a noi trovare le giuste soluzioni. Ringrazio chi mi ha preceduto. La cosa principale è prendere atto del momento che sta attraversando la Reggina. Dobbiamo prendere atto della nostra situazione e con l’aiuto di tutti ma senza chiederlo a nessuno. Dovremo tirar fuori la Reggina da questo momento. Il percorso conoscerà tappe difficili, ma se il gruppo troverà i valori che ha smarrito troverà anche il modo di venir fuori dalla situazione. Questa squadra non rispecchia la classifica che ha adesso. Non ci sono medicine se non quelle del lavoro. Ma anche un altro aspetto, che indossare questa maglia è un valore, cercherò di farlo capire ai ragazzi. Non dovremo mai mollare”.

“Il mio pensiero di oggi è rivolto alle prossime due gare. Sabato incontriamo una delle squadre più in forma del campionato e poi il derby con il Catanzaro. Poi, siamo d’accordo col presidente, ci sederemo ad un tavolo e vedremo dopo aver conosciuto meglio l’organico, il da farsi nel mercato di gennaio. Nella sosta se ci sarà da fare qualcosa, la società non si tirerà indietro. Ma credo che questo sia un organico sottovalutato, che non ha espresso le potenzialità che ha”.

“I Miei collaboratori saranno Giovanni Saffioti, che si occuperà della parte atletica. Leoni sarà il preparatore dei portieri. Per ora siamo noi tre, se ci saranno altre necessità non ci saranno problemi ad aggiungere qualche elemento”.

“Io non ho bisogno di rimettermi in gioco, negli anni ho sempre lavorato, e dove sono andato ho lasciato un buon ricordo. Il fatto che la Reggina mi abbia chiamato, mi riempie di orgoglio, e voglio accettare la sfida. So i problemi che questa sfida può comportare ma sono un ottimista e mi piace andare anche oltre le mie capacità. Mi piace crescere e mettermi in discussione in maniera positiva. Quando mi ha chiamato il presidente mi ha fatto piacere. Non dico che è stato un sogno che si avverava, ma mi ha fatto tornare indietro nel tempo e voglio dare il mio contributo affinché il gruppo possa dare il massimo che può dare questa squadra”.

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Author: Francesco

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