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È stato il giorno di Alfredo Aglietti. A fare da palcoscenico alle sue spalle, il Granillo che tanti ricordi ispira e quella curva, la Sud ancora vuota, che lo ha acclamato nel prendersi la scena come primo attore a suon di gol. Al suo ingresso, è stato applaudito a scena aperta dai presenti – organi di stampa – che si sono accomodati nel settore della tribuna, appositamente allestito per la conferenza stampa di presentazione, nella piena osservanza delle norme anti Covid19. Non è stato un giorno qualunque per l’ex bomber amaranto, ora tecnico della Reggina. Uno sguardo il suo, pieno di sensazioni e di ricordi che hanno infiammato ancor di più chi come lui, non ha mai dimenticato Reggio ed i suoi tifosi. Il tecnico di San Giovanni Valdarno, si è presentato alla città e ai giornalisti, dopo una lontananza di un quarto di secolo da Reggio Calabria, che gli è sempre rimasta nel cuore. Una sorta di sincera confessione, ha così accompagnato con più di un’emozione, l’inizio del suo excursus.
Sono emozionato, eppure – ha ammesso – di presentazioni ne ho fatte. Tornare per me è stata una priorità e non solo perché qui ho passato gli anni più belli della mia vita da calciatore…..Qui si può lavorare bene. Voglio ringraziare il presidente Luca Gallo e Massimo Taibi. Loro mi volevano fortemente e io volevo fortemente la Reggina…..Quello che verrà dopo lo stabilirà il campo. Dovremo essere noi a regalare soddisfazioni ai nostri tifosi.
Nel corso della presentazione, ha preso la parola, il presidente Luca Gallo, che ha voluto così commentare la scelta fatta dalla società.
C’è qualcosa di più
Ho guardato la storia di Aglietti, ma qui oltre al curriculum di un allenatore seppur bravo, accanto a me c’è qualcosa di più…..C’è un uomo, un professionista che esula da quello che possono essere i successi sportivi. È stata una trattativa lampo – ha precisato – praticamente non c’è stata, perché il mister ha subito accettato di venire a Reggio…..Non è stata questione di soldi, ma di cuore e affetto, verso la città, la tifoseria e la società. Questa è una decisione profonda e ponderata.
Mi hanno detto di dire così
È un Gallo esperto, riflessivo, che con un pizzico di scaramantica ironia, non vuol sentire parlare di proclami e risponde così in merito alle richieste sugli obiettivi per la prossima stagione.
Sono rimasto fregato una volta e non ci resterò una seconda. Gli obiettivi me li tengo per me. La Reggina, ha dichiarato, solo per il nome che ha, parte per fare buone cose…..Noi – ha proseguito – partiremo per fare un buon campionato. Ce la metteremo tutta. Onoreremo e suderemo la maglia…..Partiamo per salvarci e tutto quello che verrà in più sarà ben accetto.
La Reggina di Aglietti
Sulla Reggina che verrà, ha idee ben chiare il neo tecnico amaranto, che ha dimostrato da subito la sua concretezza.
Quello che ho fatto qui da calciatore – ha detto – risale a tanti anni fa, ora dovremo pensare alla Reggina di Aglietti allenatore…..Ci deve essere connubio tra tecnico e squadra…..I protagonisti sono sempre loro, i calciatori ed il collettivo…..Alle loro prestazioni è legato il destino dell’allenatore. La mia Reggina, dovrà avere un’ identità ed una filosofia ben precisa nel giocare a calcio, che dovrà essere di qualità e nel contempo offensivo…..Il campionato di serie B, è sempre complicato, perché le tre retrocesse e altre ancora punteranno a vincere. Dobbiamo far sì che la città sia orgogliosa della propria squadra…..Gli obiettivi vanno conquistati sul campo.
Sul calciomercato
Non si dovrà avere fretta, perché bisognerà valutare bene…..Partiremo dallo zoccolo duro che ha ben figurato nel girone di ritorno dello scorso campionato…..Si dovranno inserire giocatori che non siano solo bravi ma, che abbiano tra le loro corde, spirito di sacrificio e di appartenenza. Non dobbiamo sbagliare l’uomo oltre che l’atleta.
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