Real Statte- Pro Reggina 97 1-2 (p.t. 0-1)

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pro reggina 97
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Real Statte: Margarito, Russo, Dipierro, Convertino, Porta, Buonfrate, D’Ippolito, Nicoletti, Bianco, Marangione, Peluso, Modugno.    All. Marzella

Pro Reggina 97: Trovato Mazza, Romeo, Cioffi, Siclari, Vadalà, Gatto, Presto, Politi, Violi, Arena, Mezzatesta, Mendolia.   All. Tramontana

Note: Presenti in tribuna il Presidente Divisione C5, Fabrizio Tonelli, il Vice Presidente Vicario, Alfredo Zaccardi, i Consiglieri, Nino Crapulli e Piero Praticò, il delegato per il C5 femminile, Ugo Marini, il Presidente del Comitato Regionale Puglia, Vito Tisci, il responsabile della Can 5, Massimo Cumbo.

A 63 secondi dalla fine il tuo destino è ormai quasi segnato, a 63 secondi dalla fine senti già il pubblico avversario iniziare a festeggiare la vittoria, a 63 secondi dalla fine pensi ”è quasi finita”, ma a 63 secondi dalla fine, se porti sul petto lo stemma della Pro Reggina, puoi anche trovare la forza di andare a riscrivere la storia, rimettere in piedi quel destino e far capire a tutti che tu sei ancora lì aggrappata al sogno, che tu quello scudetto non lo vuoi proprio mollare.

Al Palacurtivecchi di Montemesola va in scena una gara2 emozionante e piena di colpi di scena che si decide ad una manciata di secondi dalla fine a favore delle amaranto di mister Tramontana, grazie ad una zampata di Violi che rinvia l’assegnazione dello scudetto a gara3, da disputarsi domani, martedì, sempre in quel di Statte.

Il coach reggino alla vigilia aveva avvertito tutti che la Pro Reggina si sarebbe presentata in terra pugliese con spirito battagliero e, infatti, i primi minuti di gioco vedono le amaranto padrone del campo, aggressive e subito pericolose in zona gol prima con Presto, murata da Margarito e poi con Romeo che da due passi colpisce il palo a portiere battuto.

La pressione delle calabresi non accenna a diminuire e al nono minuto serve la miglior Margarito per dire di no a Violi e mantenere il risultato in parità. Mister Marzella capisce che la situazione si fa delicata e mette dentro la Marangione con la speranza di spostare gli equilibri dalla propria parte ma il pallino del gioco rimane sempre nelle mani delle avversarie che, al quindicesimo minuto, trovano la via della rete con Presto che trafigge Margarito con un fendente fulmineo che sbatte sulla traversa e nel ricadere oltrepassa interamente la linea di porta, per la gioia dei trenta tifosi reggini accorsi a Montemesola. Passano tre minuti e le tarantine potrebbero subito pareggiare ma capitan D’Ippolito, a porta vuota, cicca clamorosamente una splendida palla servitale da Nicoletti, mandando le squadre negli spogliatoi sul risultato di 0-1.

Durante l’intervallo, per evitare cali di tensione come accaduto all’andata, mister Tramontana catechizza a dovere le sue ragazze mandandole sul rettangolo di gioco motivatissime e affamate di vincere, infatti nel giro di pochi minuti le amaranto costruiscono due nitide palle gol con Siclari prima e con Presto poi, la quale vede ribattuta la propria conclusione dal montante alla sinistra di Margarito.

Al settimo minuto gli spettri dell’andata tornano a ripresentarsi nelle vesti di Marangione che salta Violi e, portatasi al limite dell’area, scarica la sfera alle spalle di Trovato, firmando il quarto gol nelle ultime quattro uscite. La Pro Reggina accusa il colpo e lo Statte ne approfitta prendendo campo, capitan D’Ippolito avrebbe l’opportunità di chiudere la contesa e consegnare lo scudetto alle compagne ma il suo piazzato è preda di Trovato che una volta recuperata la sfera la serve immediatamente a Politi la quale, trovato il varco giusto, lascia partire un destro su cui Margarito si oppone in due tempi. A novanta secondi dal termine mister Tramontana prima inserisce Arena e, poi, tenta la carta del portiere di movimento e, a 63 secondi dal fischio finale, le calabresi dimostrano di essere una delle poche squadre in Italia a saper utilizzare questo sistema di gioco, infatti alla prima azione utile Siclari imbuca per Arena che di prima intenzione serve a centro area l’accorrente Violi la quale in spaccata deposita in rete e rimette, di fatto, in frigo lo champagne tarantino.

L’ultimo minuto è un’agonia per la Pro Reggina che però riesce a resistere e a conquistare una vittoria clamorosa, sbancando un palazzetto che, nel recente passato, solo la Jordan era riuscita a violare. Adesso bisogna ripartire da quei 63 secondi per costruire, minuto dopo minuto, una nuova impresa i cui contorni sono destinati a rimanere indelebili nell’immaginario di ogni appassionato di questo fantastico sport. Raggiante a fine gara mister Tramontana:”Dopo la sconfitta di Reggio Calabria avevo già detto che nulla era ancora perduto e che saremmo stati capaci di venire qui a Taranto e giocarci le nostre chance, ebbene ci siamo riusciti e sono strafelice per questo. Le ragazze hanno dimostrato ancora una volta tutto il loro attaccamento alla maglia che indossano e alla terra che rappresentano raggiungendo l’ennesimo fantastico traguardo di questa stagione. Adesso siamo nuovamente pari, ma la nostra fame è ancora tanta”.

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Author: Cristina

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