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Calabria Ora: Scrivano – Chiappetta L. – Mendicino – Bisignano – Chiappetta A. – Galiano – Carnevale – Gallo – Oddo – Chiappetta R. – Lanni. Allenatore: Mendicino
Città di Rende: Gervasi – De Rango – Lopez – Stancati – Laino – Nardi – Segreti – Salerno – Cipolla – Perri – Garofano. Allenatore: Stancati.
Arbitri: Ursetta di Catanzaro e Sammarco di Paola
Marcatori: Galiano (CO) 17’ pt, Chiappetta A. (CO) 23’ pt, Gallo (CO) 1’ st, Nardi (CdR) 30’ st su rigore, Nardi (CdR) 32’ st su rigore
Cronaca:
Vincendo anche la gara di ritorno, il Calabria Ora del presidente Citrigno accede alle semifinali di Coppa Italia di Calcio a 5 dove incontrerà il Città di Fiore di San Giovanni in Fiore.
La gara d’andata era terminata 6 a 5 per i rossoblù così è il Città di Rende a fare la partita nei minuti iniziali: prima con Perri colpiscono un palo e dopo è Nardi a rendersi pericoloso ma la sua conclusione termina a lato della porta difesa da Scrivano. La reazione dei locali non tarda ad arrivare: Galiano prova a fare tutto da solo ma trova la risposta del portiere avversario. Al 17° capitan Gallo mette in mezzo e lo stesso Galiano realizza il goal del vantaggio, quattordicesima realizzazione per lui in Coppa Italia. I rendesi reagiscono ma al 23° devono incassare il raddoppio del Calabria Ora grazie ad un tiro dalla distanza di Chiappetta A. ed il primo tempo si chiude con il risultato di 2 a 0.
La ripresa inizia con l’immediata marcatura del capitano rossublù Gallo, gli ospiti cercano di riaprire la partita con conclusioni da fuori area che o terminano a lato o vengono respinte dall’ottimo Scrivano. I ragazzi di Mendicino non stanno certo lì a guardare e con Galiano, il più pericoloso tra i rossoblù, provano ad allungare. Al 24° del secondo tempo l’allenatore / giocatore Stancati potrebbe accorciare le distanze ma il suo tiro libero viene respinto da Scrivano.
La partita sembra volgere alla conclusione ma al 30°, dopo aver decretato i minuti di recupero, uno dei due “soggetti” chiamati a mettere ordine ed a far rispettare le regole in campo, decreta prima un rigore (che tutto sommato ci potrebbe anche stare), subito dopo ne decreta un altro con i giocatori nettamente fuori dall’area di rigore.
Per fortuna che ai fini della qualificazione erano ininfluenti, per fortuna che giocatori e dirigenti di entrambe le squadre si conoscono da sempre, per fortuna si sono verificate tutte queste coincidenze… E se fossero state decisioni che avrebbero potuto influire sul risultato come sarebbe andata a finire? Purtroppo gli stessi “soggetti” sbagliano nelle massime categorie figuriamoci qui da noi che siamo tra le ultime ruote del carro… Chissà se un giorno questi “soggetti” pagheranno i loro sbagli alla stessa maniera di come li paga un operaio in fabbrica…
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