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DI CHE SI TRATTA
Il Kitesurf è uno sport acquatico nato una dozzina di anni fa alle isole Hawaii. Con la sua novità, il Kitesurf oggi sta riscuotendo un grande interesse tra i giovani e non solo. Uno sport che sa essere adrenalitico o rilassante.
A TUTTE LE ETA’
Per iniziare a praticarlo, non vi è alcun limite all’età. Da giovanissimi dodicenni a maturi ultra-sessantenni, la passione e l’entusiasmo che riscuote questo sport, è in formidabile espansione. Il kitesurf, il kiteboarding o semplicemente “il kite” si pratica con ai piedi una tavola più piccola e leggera, facilmente trasportabile nel bagagliaio di qualunque autovettura, e un grande aquilone (il kite), comunemente circa 10mq, manovrato mediante una barra di controllo collegata ad esso con quattro, o più sottili cavi lunghi circa 25m.
E’ uno sport che per essere praticato ha bisogno di veramente poco: il giusto vento e la precisa tecnica. Si ottengono quindi in cambio tanto divertimento e totale sicurezza.
CONDIZIONI IDEALI E DI SICUREZZA
Il vento appunto, è l’elemento fondamentale affinché si possa iniziare ad avere un primo approccio con il Kite. In particolar modo le condizioni di vento ideali per questo sport sono comprese tra i 12 e i 24 nodi.
I riders o kiters (questo è il nome di coloro che praticano questo sport) più esperti, riusciranno ad usare Kite anche in condizioni di venti deboli, quindi anche con 8 nodi, o di venti forti, toccando i 40 nodi. Conoscere l’attrezzatura per praticare il Kitesurf e saperla utilizzare è di fondamentale e spesso di sottovalutata e vitale importanza. E’ perciò assolutamente opportuno iscriversi e seguire un corso in centri kite che abbiano istruttori qualificati, e che soprattutto adottino, responsabilmente, una didattica aggiornata soprattutto in materia di sicurezza.
COME SI IMPARA
In un corso serio si impara a manovrare il kite, essere indipendenti e sicuri già in 6-7 lezioni.
Il kitesurf è uno sport che si impara con etrema velocità e ben presto, con le condizioni ideali è possibile praticarlo in piacevole sicurezza, planando semplicemente (freeriding) o compiendo svariate evoluzioni o tricks (freestyle). È possibile usare il kite sia sulle onde (wavestyle) che su acqua piatta (wakestyle).
Le prime lezioni che un kiter frequenta, riguardano le basi essenziali del Kitesurf, ovvero: conoscere il vento e saper montare e manovrare il kite in spiaggia. Ogni corso poi è diverso dall’altro, infatti ciò che è consigliabile è seguire un corso IKO (International Kiteboarding Organization). Quest’organizzazione mondiale ha un team di istruttori qualificati, i quali hanno sostenuto delle prove d’esame e un corso di primo soccorso medico (BLS) per poter essere certificati tali. Un istruttore IKO è innanzitutto una persona che sa praticare bene il Kitesurf, che priorizza l’insegnamento di tutte le tecniche di sicurezza per i propri allievi. Questa didattica ha reso possibile trasformare il Kitesurf da sport estremo a sport d’azione.
Attorno a questo sport, che appassiona migliaia di persone, tra l’altro di entrambi i sessi, è frequente la nascita spontanea di rapporti umani che vanno spesso oltre la semplice socializzazione.
In mare, la solidarietà è di primaria importanza, e grazie anche a questo sentimento, nascono dei rapporti di amicizia che consolidano l’idea che lo sport, soprattutto per i giovani, è fonte positiva di aggregazione.
E’ facile rimanere incantati dai salti e dalle evoluzioni aeree che kiters esperti compiono facendo danzare il kite nel vento, per questo infatti a volte definiti “gli acrobati dell’acqua”. In tutto il mondo questo sport sta riscuotendo interesse crescente, portando in evidenza luoghi spesso trascurati dal “turismo di massa”, proprio perchè frequentemente soggetti a condizioni di vento non agevoli alla tradizionale balneazione.
Questi spot, ovvero i luoghi battuti dal vento, di una certa frequenza e costanza, sono meta di un nuovo turismo, eco-compatibile ed eco-sostenibile, luoghi di ritrovo di riders di tutte le nazionalità, alla ricerca del vento, un costante elemento comune di queste nuove tribù. Gli spot sono sparpagliati in tutto il mondo: Tarifa (Spagna), Capo Verde, Fortaleza (Nord Est del Brasile), Dakla (Marocco), Hurghada (Egitto) sono solo alcuni dei tanti luoghi storici di riferimento in cui viene praticato il Kite. Con grande soddisfazione anche l’Italia vanta numerosi nuovi spot, prima semplicemente sconosciuti al grande pubblico: le spiaggie della provincia di Reggio Calabria (Pellaro, Catona, Gioia Tauro), della Sicilia, della Puglia, Toscana, i grandi laghi (quello di Como e del Garda) sono gli spot che da sud a nord vantano una nuova e ricca frequentazione da parte di turisti e riders sia italiani che non a tutto beneficio di un nuovo movimento turistico che, si può dire, usa solo l’aria pulita per essere praticato.
REGINA DEL VENTO ITALIANA: PUNTA PELLARO
La Calabria è la regione in cui negli ultimi anni, gli spot che hanno visto crescere e diffondere il kitesurf, sono cresciuti notevolmente anche in termini di offerta formativa.
Tra tutti gli spot calabresi, tutta la costa da Crotone a Gioia Tauro, non si può non concedere l’attenzione alla “Regina del vento italiana”: Punta Pellaro (RC) che con le sue medie e qualità del vento, anche quest’anno è prima nelle statistiche nazionali tra tutti gli spot italiani.
Ed è proprio a Punta Pellaro, dal 2006, che si vede impegnata attivamente un’associazione sportiva costituita da una decina di giovani reggini dal nome NewKiteZone ed è presieduta da Agostino Martino, che dal freddo mondo della consulenza informatica diventa prima istruttore e da poco nominato Rappresentante per l’Italia di IKO.
Questa nuova realtà ha, tra l’altro, calamitato nuovi turisti che hanno così potuto apprezzare le ricchezze di questa terra che altrimenti difficilmente avrebbero mai scoperto.
Così diverse decine di ragazzi e ragazze si sono avvicinate a questo sport nuovo e sano, divertendosi in totale sicurezza. Uno sport inteso non solo come il “mantenersi in forma”, ma anche il saper condividere una passione con altre persone.
NEWKITEZONE: MODA COOL ED ECCELLENZA
Il lido Movida di Punta Pellaro si è affermato da un paio di anni come un luogo alternativo attorno alla scuola NewKiteZone ed a questa irresistibile moda estiva.
Abbiamo incontrato Agostino a cui abbiamo chiesto gli ingredienti di questo successo e l’ABC per chi volesse avvicinarsi a questo sport.
“La Sicurezza ed il divertimento, sono questi gli ingredienti che assieme alla qualifica e la professionalità degli istruttori assicurata da un’Organizzazione Internazionale moderna come IKO, ci ha consentito di differenziarci e portare innovazione nella pratica. Infatti è già da due anni che applichiamo quello che è solo da poco uno standard applicato nelle altre 6 scuole iko d’Italia, e nelle altre 140 nel mondo.
PERCHE’ DIVERSA E PIU’ SICURA
La novità che viene subito percepita dall’alliveo è che siamo riusciti a praticamente eliminare i rischi del kite, lasciando però tutto il suo divertimento”. Alla specifica domanda Agostino risponde che “Uno dei motivi di un così grande successo del kite, è che questo, oltre ad essere facile è soprattuto veloce da imparare, rispetto per esempio al windsurf e la praticità dell’attrezzatura che ingombra quanto uno zainetto. Noi in particolare offriamo tutta la dotazione necessaria, dal caschetto con ricetrasmittente radio al giubbino protettivo e tutto il necessaire. I nostri allievi vengono a lezione in t-shirt e pantaloncini!”
Abbiamo trovato la scuola Newkitezone ben organizzata con spogliatoi, docce calde, una zona di rimessaggio, in cui ogni rider può lasciare la sua attrezzatura ed ha sul posto un gommone d’appoggio. Quest’estate all’interno del lido Movida, una parte della spiaggia è interamente dedicata a coloro che amano prendere il sole in tranquillità e ammirare lo spettacolo che i riders reggini sono soliti fare con i loro kite. Creare una realtà concreta ed oramai affermata da una passione, in una periferia a rischio degrado urbanistico, è senza dubbio una sfida che si può definire coraggiosa e che i ragazzi di NewKiteZone hanno dimostrato di vincere con la volontà, l’attaccamento alla propria terra.
CROSSING RACE
Grazie al kitesurf la città di Reggio Calabria sta godendo della sponsorizzazione delle nostre migliori risorse: le spiagge, il mare, il clima mite ed il vento; condizioni adesso conosciute a livello internazionale. Con il Kitesurf oggi possiamo mostrare una Calabria, in particolar modo la zona Reggina, da un punto di vista differente dagli stereotipi comuni che continuano ad accostare noi calabresi alle gesta mafiose dimostrando che i giovani reggini, hanno voglia di creare, e di affermarsi solo grazie alle loro capacità ed alla loro passione.
Questa associazione sportiva, con l’impegno profuso da Martino, ha organizzato, con la collaborazione di Ferdinando Caridi, una manifestazione che è diventata una “classica estiva” per il kite ed il windsurf, a livello nazionale ed internazionale. Taglia il traguardo della sua 3° Edizione, a Luglio sul lungomare di Reggio Calabria, il “Crossing Race: un ponte di Vele e di Ali”, la traversata dello Stretto che ha riscosso notevole successo e che ha richiamato a sé un numero considerevole di visitatori, atleti e riders da tutta Italia e non solo, superando ogni più rosea previsione.
Nell’attesa di quell’appuntamento, che non possiamo mancare, ci proiettiamo in un mondo giovane, nuovo e divertente, pulito e sincero: Il Kitesurf, oltre la moda, uno sport in cui le emozioni nascono e vivono nel vento.
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Ciao, sono Simona, la ragazza di Max che ha fatto il corso l’estate scorsa.
Volevo salutare agostino e tutti gli altri, ci siamo divertiti tanto e Max va già alla grande anche se usire al lago non ha nulla a che vedere……. io già mi prenoto ed a giugno dovrei scendere con un paio di amiche.
Spero di trovare tutti in spiaggia ed il vento bellissimo di sempre!
PS: salutatemi anche Carmelo e Pasqualina sempre gentilissimi!!CIAO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!