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Le Final-Eight sono dietro l’angolo e tutte le compagini coinvolte hanno ormai completato la loro preparazione a questa prestigiosa manifestazione che assegna la coccarda tricolore, simbolo della conquista della Coppa Italia. Tra le pretendenti a questo ambitissimo titolo vi è anche la Pro Reggina di mister Tramontana, una squadra, quella amaranto, non nuova a competere per traguardi importanti e pronta a giocarsi tutte le proprie carte per arrivare fino in fondo, fino a quella finale che significherebbe la realizzazione di un sogno per tutto il futsal reggino.
Prima della partenza alla volta di Pesaro abbiamo incontrato mister Tramontana che ci ha offerto le sue considerazioni in merito a questa competizione che le sue ragazze si apprestano a giocare, e che le vedrà impegnate nella prima sfida contro il Preci, squadra leader del girone A della serie A femminile insieme al Montesilvano.
Mister, quali sono le sue aspettative in vista di queste Final-Eight?
“Innanzitutto vorrei esternare il mio orgoglio per un traguardo che le mie ragazze hanno raggiunto con grinta e sudore; Per quanto riguarda le aspettative, sicuramente l’obiettivo è fare bene, ma non nascondo di voler puntare ad arrivare a giocarmi la finale”.
Come arriva la squadra a questo appuntamento cruciale della stagione?
“A livello psicologico, le ragazze arrivano con il massimo della concentrazione anche perché si rendono conto da sole dell’importanza delle gare che andiamo a disputare, a livello fisico la situazione è un po’ diversa anche perché stiamo spendendo molto per stazionare ai piani alti della graduatoria e quindi rimando una mia considerazione a dopo la gara, per vedere come rispondono le gambe delle giocatrici”.
Quali sono le carte che la Pro Reggina può giocare per mettere in difficoltà le avversarie?
“La cosa che posso dire è che non snatureremo il nostro gioco e quindi ci baseremo su tutti i moduli di gioco già collaudati in campionato, a cui aggiungeremo la grinta, il cuore, il ritmo elevato e l’aggressività agonistica. L’arma segreta però è un’altra e consiste nell’attaccamento delle ragazze alla maglia che indossano e al territorio che essa rappresenta”.
Cosa pensa del Preci, la squadra che la Pro Reggina affronterà ai quarti di finale?
“Il Preci è una formazione molto forte e non lo scopro di certo io, ha un organico davvero importante che può contare su giocatrici internazionali con un tasso tecnico molto elevato e sicuramente più esperte e abituate a questi palcoscenici”.
Facendo un gioco, chi toglierebbe alle avversarie per la sfida dei quarti di finale?
“Nessuno, perché vorrei incontrarle al massimo delle loro potenzialità, per testare anche il livello delle mie giocatrici che, son sicuro, dimostreranno di essere all’altezza della situazione”.
Dove può arrivare la Pro Reggina sia in questa manifestazione, sia in campionato?
“Non ci poniamo nessun traguardo, lotteremo partita dopo partita per raggiungere risultati sempre più soddisfacenti anche perché siamo già forti del raggiungimento dell’obiettivo stagionale, quella salvezza già ampiamente messa in cassaforte che ci permette di guardare avanti con fiducia e determinazione”.
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