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L’ undicesima giornata del campionato di Serie B, metteva di fronte il Cagliari di Fabio Liverani e la Reggina di Filippo Inzaghi. Dopo l’addio del direttore sportivo Stefano Capozucca, i Rossoblù erano chiamati alla reazione a seguito dell’ennesimo stop rimediato (quarta sconfitta stagionale e terza nelle ultime cinque uscite), ad Ascoli. Gli amaranto, invece arrivavano da due sconfitte consecutive ed un rendimento, in trasferta altalenante.
Mentre l’ undici isolano, era entrato in un tunnel senza uscita, Ménez e compagni, avevano subito una flessione – ci può stare – fisiologica. Nessuno però si aspettava la sconfitta – fino a quel momento in casa solo vittore – contro il Perugia.
Ma, per diversi motivi, le due squadre non potevano permettersi di sbagliare e, per il tecnico romano la gara davanti al pubblico amico, rappresentava una sorta di ultima chiamata.
È stata una partita che non ha tradito le aspettative dei Calabresi, vogliosi di riprendere il filo del discorso interrotto nelle ultime due giornate.
D’altronde, il tecnico piacentino, in conferenza stampa era stato chiaro: “Nessun cambio di modulo, nessun ripensamento sulla impostazione di gioco”.
L’ undici ospite, consapevole dell’ importanza della posta in palio, è sceso in campo con il giusto atteggiamento e padronanza, frutto di buona organizzazione e tanta concretezza. Queste le armi principali viste all’Unipol Domus di Cagliari.
Tutto si è deciso nella prima frazione, con le reti – entrambe di testa su palla inattiva – di Lapadula e Gagliolo.
Le scelte
Moduli speculari per entrambe le formazioni. Liverani, rispetto alla gara di Ascoli, ha cambiato il suo undici, inserendo dal primo minuto Barreca. A centrocampo, spazio per Nandez e Rog in regia, con Lapadula supportato da Luvumbo e Millico. Inzaghi, rispetto alla formazione vista contro gli Umbri, ha apportato dei correttivi all’ undici di partenza. Esordio quindi per Ravaglia in porta, in campo anche Camporese a formare la copia centrale con Gagliolo. In attacco, il tridente composto da Canotto e Rivas sulle fasce, con Menez terminale offensivo. Panchina per Colombi, Cionek e Ricci.
La partita
Frizzante la prima frazione, con due gol in ventiquattro minuti entrambi di testa. Partenza subito lanciata dei padroni di casa che nel fare la partita, alla prima occasione, sono passati in vantaggio con Lapadula, che ha battuto inesorabilmente Ravaglia.
Colpiti a freddo, gli amaranto adeguatamente sistemati, hanno avuto una buona reazione, prendendo possesso del campo, con la consueta padronanza. Così, due volte Hernani e un’altra Fabbian, hanno trovato pronto Radunovic.
Poco dopo, è arrivato il meritato pareggio con Gagliolo, che su angolo di Hernani, ha colpito di testa mandando la sfera sul palo lontano della porta difesa dall’estremo difensore Serbo.
Prima, gli isolani avevano sfiorato il doppio vantaggio con Millico che aveva mandato a fil di palo e poi, su un contropiede di Luvumbo. Clamorosa anche, l’occasione capitata ad Hernani che, solo in area di rigore, si è fatto chiudere in angolo da Di Pardo.
La ripresa
Ritmi alti anche nella seconda frazione, con le squadre a spingere. Nel secondo tempo, i padroni di casa ci hanno provato, senza creare vere e proprie occasioni.
Poche le emozioni da raccontare. Due le opportunità, una per parte: La conclusione appena dentro l’area di Fabbian deviata in angolo e quella di Capradossi. L’ undici amaranto, ha comunque, continuato a tenere bene il campo, chiudendo la gara nel cercare il contropiede, soprattutto con Canotto.
Sacrificio sostanza e continuità
Al cospetto di una delle squadre che alla vigilia era accreditata come una delle favorite in cadetteria, l’undici di Inzaghi, sul campo di un Cagliari, apparso sottotono ed incapace di scardinare il reparto difensivo amaranto, ha fatto valere la sua caratura.
È arrivato così, un punto che fa morale ed interrompe la mini striscia di risultati negativi. Il tutto, grazie ad una prova di personalità, sacrificio e sostanza, dove Hernani – il migliore dei suoi – seppur non impeccabile assieme a Camporese nella marcatura su Lapadula per il gol dell’ 1 – 0, ha giocato la restante parte della partita ad un ottimo livello per quantità e qualità di giocate.
La classifica continua a sorridere, ma adesso l’obiettivo è il ritorno alla vittoria tra le mura amiche, già dalla prossima gara. Al Granillo sarà ospite il Genoa che al Ferraris, non è andato oltre il risultato di 1-1 contro il Brescia di Clotet.
Il tabellino
Cagliari – Reggina: 1-1
Marcatori: 3’pt Lapadula (C), 24′ Gagliolo (R).
Cagliari (4-3-3): Radunovic; Di Pardo, Altare (85′ Obert), Capradossi, Barreca (79′ Carboni); Makombou (46′ Viola), Rog (86′ Pereiro), Nandez; Luvumbo, Lapadula, Millico (56′ Deiola). In panchina: Lolic, Aresti, Dossena, Lella, Falco, Zappa, Kourfalidis. Allenatore: Fabio Liverani.
Reggina (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo (65′ Gagliolo), Di Chiara (86′ Giraudo); Fabbian (77′ Obi), Majer, Hernani; Canotto, Ménez (65′ Gori), Rivas (65′ Cicerelli). In panchina: Aglietti, Colombi, Bouah, Liotti, Loiacono, Crisetig, Ricci. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1. Assistenti: Emanuele Prenna di Molfetta e Marco Ricci di Firenze. IV ufficiale: Andrea Calzavara di Varese. VAR: Marco Serra di Torino. A-VAR: Matteo Gualtieri di Asti.
Note – Ammoniti: Hernani (R), Altare (C), Viola (C), Gagliolo (R), Obi (R), Lapadula (C). Calci d’angolo: 4-7. Recupero: 1’pt, 3′ st.
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