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Nel giorno in cui in tutto il mondo si celebra la festa della donna, non poteva esserci omaggio migliore al mondo rosa come quello di Giusy Versace, che proprio ieri ha presentato la sua prima autobiografia ‘Con la testa e con il cuore si va ovunque’, libro edito da Mondadori e in libreria dallo scorso 26 febbraio.
Lo spazio eventi della libreria Mondadori di Milano di Piazza Duomo, ha accolto una piacevole chiacchierata che ha visto Giusy protagonista assieme al giornalista Claudio Arrigoni e all’amica cantante Jo Squillo.
Una Giusy emozionata, in una sala gremita di amici, ha aperto il suo cuore al pubblico con estrema naturalezza, incalzata dalle domande di una brillante Jo Squillo che ha ripercorso i passaggi più importanti ed emozionanti del libro e della nuova vita di Giusy.
Malgrado questa sia la mia storia ha confessato Giusy – nel rileggere il libro finito mi sono commossa e ho pensato subito cosa avrebbe scatenato questo libro in mano a mia madre… La voglia di scrivere questo diario nasce dalla frase che ho sentito pronunciare da un prete: se una cosa bella la condividi con gli altri acquista ancora più valore, ed io con questo libro spero di aver fatto proprio questo!.
Questo è uno dei libri più belli che abbia mai letto queste le parole di unemozionatissima Jo Squillo – per me il concetto a me caro siamo donne oltre le gambe cè di più con Giusy viene espresso e rappresentato appieno. Giusy in questo libro ci racconta la vita vera e malgrado la sua storia sia stata drammatica, il libro è pieno di amore, è coinvolgente, ti coccola, e allo stesso tempo è una lezione di vita dalla quale tutti dobbiamo imparare molto.
Giusy l’atleta è stata invece raccontata dal giornalista Claudio Arrigoni, che lha scoperta e conosciuta proprio al primo campionato italiano di Imola del 2010, e che da quel momento non ha più smesso di seguire: Lei è stata la prima donna amputata ad ambedue le gambe a correre in Italia e con lei si aperta una strada, perché la sua storia è un esempio importantissimo per tutti. Spero che possa continuare fino alle Paralimpiadi di Rio De Janeiro.
Sul megaschermo della sala Mondadori, una carrellata di fotografie ha accompagnato i racconti: sono i sorrisi delle persone che Giusy ha immortalato in ospedale, sorrisi di quelli che lei definisce i suoi angeli custodi.
Il libro, in edicola dal 26 febbraio, è suddiviso in ventidue capitoli che ripercorrono le tappe fondamentali della sua nuova vita. Dal terribile incidente, al risveglio nellospedale di Cosenza, la gioia e il dolore provati a camminare su nuove gambe e linizio di una nuova vita e di una nuova passione: latletica leggera. In copertina, una Giusy ammiccante con rossetto rosso e abito lungo, che posa su una pista di atletica sfoggiando le gambe che preferisce: le protesi da corsa. Lestrema naturalezza della narrazione, accompagnata da un pizzico dironia, rendono il racconto piacevole e molto scorrevole. La Giusy Versace che si racconta nel libro è una donna forte, caparbia, innamorata della vita e capace di sdrammatizzare in ogni situazione. Il suo racconto è una testimonianza di gioia, fede e un costante invito a non arrendersi mai.
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Avevo già visto e letto di lei, ed oggi l’ho rivista in tv…davvero una grande donna…e l’ultima frase del suo libro in qualche modo la faccio un pò mia…in bocca al lupo per tutto (ora si risponde evviva il lupo)…