Presentata la Danone Nations Cup 2012, Reggio Calabria Capitale dello Sport Giovanile

PRESENTAZIONE DANONE CUP 2012

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PRESENTAZIONE DANONE CUP 2012
PRESENTAZIONE DANONE CUP 2012

Giunta alla 13° edizione, la Danone Nations Cup 2012 in Italia – organizzata in collaborazione con il CSI (Centro Sportivo  Italiano) conta 200 squadre( 48 nella tappa di Reggio Calabria), oltre 2.800 ragazzi tra gli 11 e i 12 anni, che si affronteranno per dare vita a uno tra i più importanti e coinvolgenti eventi ludico-sportivi giovanili del panorama nazionale ed internazionale. Approvata dalla FIFA ed organizzata dal Gruppo Danone tramite tornei locali a livello nazionale in 40 Paesi, la DNC riunisce in un unico grande torneo più di 2 milioni e mezzo di ragazzi di tutto il mondo. Testimonial dell’evento è Zinedine Zidane, famoso per essere diventato un campione nonostante le sue umili origini, un chiaro esempio del “credere nei propri sogni”, il motto su cui si basala Danone Nations Cup.

La  DNC è un torneo di calcio a 9, con squadre che si contenderanno in fasi eliminatori e previste in 4 macroaree regionali da nord a sud della penisola, il diritto di partecipare prima alla Finale Nazionale e poi di rappresentare l’Italia alla Finale Internazionale che quest’anno si svolgerà a Varsavia, in Polonia, sede di una elle due semifinali degli Europei 2012. Campione Nazionale in carica è la Reggina Calcio.  Poche regole per un torneo giocato all’insegna del fair play e dei veri valori sportivi: l’integrazione e la fratellanza tra culture diverse, il rispetto dell’avversario e delle regole fuori e dentro il campo, la socializzazione e lo spirito di gruppo. a competizione, a carattere interregionale, si svolgerà in 4 città differenti.  Le prime due squadre classificate di ogni finale interregionale si qualificano per la Finale Nazionale, che si volgerà il 27 maggio a Cremona . Per il terzo anno consecutivo, la DNC sostiene la Fondazione Francesca Rava N. P. H. Italia Onlus. Infatti, come nel 2010 e nel 2011, una squadra di giovani atleti haitiani provenienti dall’orfanotrofio N.P.H. ay Sainte Hélène di Kenscoff sarà protagonista della Finale internazionale di Varsavia insieme a coetanei di tutto il mondo, calcando gli stessi campi dei campioni delle selezioni nazionali impegnate quest’anno nei campionati Europei. Il torneo italiano è patrocinato da Agenzia Nazionale per i Giovani, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, ACES – Associazione della Capitali Europee dello Sport e dalla Lega Calcio di Serie A e B. Sostenitori del progetto anche Adidas, Canon, Ferrarelle, Okaidi, PES2012.  La tappa di Reggio Calabria, che coinvolgerà 48 società sportive provenienti da tre Regioni e undici Province, è stata presentata presso la sala Convegni del Coni Calabria.

All’incontro hanno partecipato il Presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, il Presidente del Csi di Reggio Calabria Paolo Cicciù, i Dirigenti Csi Pietro Inuso, Maria Sorrenti, Nicola Marra, Salvatore Mollica e il Vice Presidente Csi Mimmo Aricò. Praticò del Coni ha rimarcato l’alto valore formativo del progetto Danone. Il Csi – ha dichiarato Praticò- è in prima linea nelle promozione dello sport per tutti. Entusiasti i Dirigenti del Comitato reggino  per i numeri dell’edizione  di Danone 2012( maggior numero di adesioni). Il programma della manifestazione  prevede 78 gare eliminatorie che saranno disputate presso il  Centro Sportivo S. Agata, il Centro  Sportivo Francesco Cozza e l’Hinterreggio Village. Fischio inizio  alle 15.30 del 5 Maggio. La Finalissima sarà disputata, al S. Agata,  Domenica 6 Maggio alle ore 18.00.

Saranno cinquanta i volontari e i Dirigenti  del Csi impegnati nella due giorni di Sport . In tempo reale, sul sito del Comitato Csi www.csireggiocalabria.it, si possono trovare le foto, i risultati e i commento  della Danone Nations Cup 2012.  Durante l’incontro, inoltre,  è stata presentata la prima ricerca sullo sport giovanile condotta in Italia su calciatori tra i 10 e i 12 anni e i loro allenatori. Più attenti a consumare merende sane e a seguire uno stile alimentare globalmente più corretto, una buona percentuale di giovani intervistati risulta essere un po’ meno sedentaria anche al di là della pratica sportiva.

Questi i messaggi evidenziati dall’indagine resa nota in occasione della presentazione della nuova edizione della Danone Nations Cup che vede ancora una volta Danone e il CSI alleati per aiutare gli adulti di domani a crescere meglio e in salute. I ragazzi che fanno sport hanno uno stile di vita e si nutrono nel complesso meglio rispetto ai loro coetanei. Questo il dato più rilevante della ricerca realizzata dal Prof. Michelangelo Giampietro, Docente di Alimentazione presso la Scuola dello Sport del CONI di Roma e membro del Board scientifico della Fondazione Istituto Danone, in collaborazione con Danone S.p.A. e il CSI – Centro Sportivo Italiano.

L’indagine ha riguardato 1053 ragazzi dai 10 ai 12 anni appartenenti alle squadre protagoniste della DNC 2011 e reclutate tramite il CSI, partner tecnico dell’evento e realtà associativa che aggrega in nome dei veri valori dello sport quasi 1 milione di giovani italiani a cui si aggiungono circa 500.000 adulti. La ricerca ha inoltre coinvolto 139 allenatori che hanno fornito le proprie valutazioni su stili di vita e modalità di allenamento dei propri ragazzi. Alcuni dati sono esemplificativi di un percorso che il mondo dello sport sta compiendo in tema di formazione per un corretto stile di vita: il 70% dei ragazzi intervistati, ad esempio, fa merenda tutti i giorni (contro il 39% segnalato da una ricerca patrocinata nel 2011 dal Ministero della Gioventù). “Vale tuttavia la pena segnalare – osserva il Prof. Giampietro che il campione intervistato ha manifestato una scarsa propensione al consumo quotidiano di frutta e verdura, consumo insufficiente rispetto alle cinque porzioni comunemente consigliate: solo il 26% dei ragazzi, infatti, dichiara di mangiare frutta tutti i giorni in occasione dei pasti principali e la percentuale crolla ulteriormente in relazione ai consumi di verdure e ortaggi (8%)”.

“I risultati della ricerca sono nel complesso incoraggianti e non ci sorprendono – dichiara Massimo Achini, Presidente del CSI anche se c’è ancora molto da fare. Siamo convinti che lo sport possa essere un veicolo di formazione eccellente anche nell’educare a vivere in armonia con il proprio corpo. Oggi la partita più importante da vincere resta quella dell’educazione dei ragazzi e dei giovani. Non a caso lo slogan della stagione CSI recita: “L’educazione sfida lo sport”. Far giocare i ragazzi è uno dei modi più concreti di incontrare i valori della vita. La Danone Nations Cup non è solo un torneo, né una semplice manifestazione, ma è una straordinaria esperienza di educazione alla vita. Per tale motivo il CSI è orgoglioso di condividere l’iniziativa, con la certezza che, nell’anno olimpico e dell’Europeo di calcio, la Finale mondiale della DNC 2012 a Varsavia, sarà per il CSI quella dal valore più grande”.

Per quel che riguarda gli allenatori, l’aspetto più rilevante è fornito dall’attenzione maggiore rispetto ad alcuni anni fa alla metodologia di allenamento, funzionale ad uno sviluppo completo del binomio corpo mente: le sedute vengono infatti dedicate  per il 45% alla coordinazione, qualità che necessita di un equilibrio tra le diverse parti del corpo e di una prontezza di riflessi che interessa in primo luogo gli input che partono dal cervello; i primi anni di vita, inoltre, rappresentano proprio il “periodo critico” per allenare questa qualità fisica con il miglior profitto. “La ricerca apre una serie di prospettive molto interessanti per la formazione delle giovani generazioni ad uno stile di vita più sano – conclude Simone Ceruti, Direttore Relazioni Esterne di Danone. I risultati confermano come gli allenatori siano il soggetto educativo complementare al contesto familiare e scolastico, oltre che un modello di riferimento per i ragazzi. Crediamo fermamente nell’importanza di valorizzare il ruolo delle società sportive come terzo pilastro nell’educazione dei giovani a fianco della famiglia e della scuola. In questo senso si evidenzia come la motivazione per una perfomance migliore sul campo possa diventare la leva per accrescere ulteriormente i buoni comportamenti alimentari integrando i due luoghi fino ad ora deputati all’educazione nutrizionale: la famiglia e la scuola”. E’ necessario però fornire agli allenatori-educatori degli strumenti conoscitivi in grado di svolgere in modo corretto questa attività: CSI e Danone stanno già lavorando in questa direzione grazie al supporto della Fondazione Istituto Danone, ente no-profit che si propone di diffondere la cultura della nutrizione nel nostro Paese.

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Author: Cristina

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