Questo post é stato letto 2560 volte!
Riflettori accesi sulla decima giornata di campionato che ha visto il Perugia, alla ricerca dell’ennesimo risultato utile dopo il pareggio di Lecce, affrontare al Renato Curi una Reggina lanciata verso le posizioni alte della classifica, dopo aver messo sotto il Parma al Granillo nell’ultimo turno. Tre vittorie nelle ultime tre partite. Non avrebbe potuto essere migliore il bilancio della squadra dello Stretto che, nelle ultime due uscite di campionato, ha dovuto rinunciare a quello che fino al momento era stato il suo portiere titolare. È stata una gara condotta con autorità dagli amaranto, ben messi in campo da un’Aglietti – non lo scopriamo oggi – che trasmesso ai suoi la grinta necessaria per affrontare un match delicatissimo per entrambe le squadre. Una lettura perfetta in chiave attica, ha permesso così a Galabinov e Bellomo di affondare il colpo e mettere all’angolo un’avversario che, nonostante abbia tentato di riprendere il match, nulla ha potuto contro i calabresi, apparsi subito superiori e più accorti nella gestione della palla e più lucidi durante l’arco dei 90 minuti più recupero.
Il fischietto di turno
Un solo precedente con la Reggina, per il Sig. Camplone di Pescara, nella stagione 2018/2019 in serie C: Catania – Reggina 1-0. Tre i precedenti del fischietto abruzzese con il Perugia, bilancio di due vittorie e una sconfitta.
Le scelte
Mister Alvini, ha ritrovato l’esterno Lisi al rientro dalla squalifica, portando Burrai, in panchina. A guidare la difesa il confermato Angella, con la coppia d’attacco guidata dal duo Matos-De Luca. Le buone prestazioni di Turati, protagonista anche di una parata decisiva contro il Parma, hanno portato Alfredo Aglietti a dare fiducia all’estremo difensore di proprietà del Sassuolo. Micai, dopo aver scontato la squalifica, è ripartito dalla panchina. Le novità sono state l’impiego dal primo minuto di Bianchi e Laribi, che avevano iniziato dalla panchina contro il Parma. Conferme per l’intera difesa, per Loiacono e Bellomo. Per il trequartista barese terza gara di fila. In avanti, unica punta, Galabinov.
La gara
È stato un bel primo tempo. Come da copione, partita subito intensa, con i padroni di casa, a cercare di mettere in difficoltà gli avversari. Ma a rompere il ghiaccio, alla prima giocata importante una Reggina chirurgica che, nel colpire e nel gestire ottimamente la frazione, ha lasciato il segno dopo appena cinque minuti, con il lampo del bulgaro Galabinov, sempre più goleador amaranto – sesta rete per lui raggiunge al comando della classifica marcatori Mulattieri e Lucca – che su cross millimetrico da fuori di Bellomo, di testa ha infilato Chichizola, spezzando gli equilibri di un match tirato. Nonostante il vantaggio, l’undici del tecnico toscano, con grande qualità ha scelto il fraseggio, senza rinunciare a spingere, confortato da una sempre crescente autostima. La reazione dei padroni di casa, si è concretizza con un destro di Matos dai venti metri, con un cross teso di Ferrarini ed ancora con l’attaccante brasiliano che, di testa a due passi da Turati ha mandato alto. Il momento peggiore per l’ undici del tecnico di Fucecchio, è arrivato al tramonto della frazione. Gli amaranto, sempre più concreti, sono andati in doppia cifra con un’azione avviata dal solito Di Chiara – che partita la sua! – che, nel mettere al centro, ha trovato la respinta di Angella. Di fatto ha così favorito l’inserimento del centrocampista barese, che ha concluso sul primo palo, mettendo la sfera alle spalle dell’estremo difensore Biancorosso.
La seconda frazione
Nella ripresa Aglietti, prima della girandola dei cambi, ha proposto subito la novità Cortinovis al posto di Rivas. Il Perugia, nonostante abbia provato a dare una sferzata alla gara, ha dovuto fare i conti, con il giro palla preciso degli ospiti, che hanno assunto il pieno controllo delle operazioni. Non ha così trovato metri la manovra degli umbri, che si è tradotta in un tiro centrale di Ghion. La prima vera occasione per l’undici di mister Aglietti è arrivata ancora sull’asse Bellomo – Galabinov, stavolta però, il centravanti amaranto è stato disturbato da Zanandrea e il suo colpo di testa è terminato sul fondo. Con il passare dei minuti, Turati e compagni, hanno dimostrato sempre più solidità, anche se, per l’undici di casa proteso a riaprire in qualche modo la gara, l’ultimo brivido, l’ha creato un destro di De Luca, con la palla che è uscita di poco.
Vai Reggina
Esulta al triplice fischio una Reggina solida ed in stato di forma smagliante. L’ undici amaranto, ha conquistato così un successo più che meritato, che lo posiziona al secondo posto in classifica dietro la capolista Pisa. Terza vittoria consecutiva, la seconda lontano dalle mura amiche, che si è concretizzata per merito di una squadra, che ha saputo nei momenti topici addormentare il match, rimanendo padrona del campo.
Sono troppo poche, aveva detto in questi giorni mister Aglietti, le gare giocate per immaginare che possano rappresentare un numero di sfide tali da poter definire il livello di una squadra o da scremare le posizioni di classifica. Anche perché la graduatoria è cortissima.
È vero, non è ancora il momento di guardare la classifica, ma l’aria che tira, pone pensieri importanti al tecnico di San Giovanni Valdarno, che dovrà prendere atto di un potenziale che cammin facendo, può dare grandissime soddisfazioni.
Il tabellino
Perugia – Reggina: 0-2 Marcatori: 5′ Galabinov (R), 45′ Bellomo (R)
Perugia: Chichizola; Sgarbi, Angella, Zanandrea (75′ Murgia); Ferrarini, Ghion (60′ Burrai), Segre, Lisi (60′ Falzerano); Kouan; Matos (60′ Carretta (65′ Murano)), De Luca. A disposizione: Fulignati, Rosi, Gyabuaa, Dell’Orco, Vanbaleghem, Curado, Santoro. Allenatore: Alvini.
Reggina: Turati; Loiacono (83′ Lakicevic), Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Bianchi, Crisetig; Laribi (63′ Ricci), Rivas (46′ Cortinovis), Bellomo (70′ Hetemaj); Galabinov (83′ Montalto). A disposizione: Micai, Amione, Liotti, Regini, Denis, Ménez, Tumminello. Allenatore: Aglietti.
Direttore di gara: Camplone di Pescara. Assistenti: Scarpa di Reggio Emilia e Cipriani di Empoli. IV uffiicale: Zamagni di Cesena. VAR: Banti di Livorno. A-VAR: Capaldo di Napoli.
Questo post é stato letto 2560 volte!