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Il risultato finale è uguale a tanti altri, ma già la durata dell’incontro salta agli occhi di un qualsiasi lettore. Due
ore e trentotto minuti per una gara condizionata da episodi e che ha fatto tremare i polsi ai giocatori delle due
squadre oltre che a tutti i tifosi presenti a Leonforte e a quelli collegati sul web per seguire l’andamento della
partita. Una lunghissima partita come non se ne vedono ogni giorno, alla pari degli incontri precedenti alla
riforma del regolamento, quelle, per intenderci, nelle quali vigeva ancora il cambio palla.
Indifesa Cinquefrondi strappa meritatamente una vittoria contro tutto e tutti sul campo di Leonforte dopo
cinque tiratissimi set. Una vittoria che ha un valore aggiunto visto che, sotto di due set, è riuscita a
raddrizzare l’incontro quando nessuno oramai ci credeva. Due le chiavi dell’incontro, la prima nel corso del
secondo set con l’espulsione del regista del Cinquefrondi Andrea Neri, la seconda durante il quarto set con
un incredibile più sei Cinquefrondi che ha ribaltato una situazione quasi oramai compromessa definitivamente.
Equilibrato il primo parziale che ha visto il Leonforte sempre avanti in ambedue le sospensioni tecniche. Due le
interruzioni di Indifesa che non servono ad arrestare il vantaggio dei siciliani i quali, dopo aver rischiato di
essere agganciati (22-21) chiamano la prima loro interruzione che risulta salutare ed anticipa il 25-22 finale.
Il canovaccio sembra ribaltarsi nel secondo parziale nel quale il vantaggio di misura lo mantiene Cinquefrondi
fino al secondo tecnico arrivato sul 13-16 Cinquefrondi. Leonforte riorganizza le idee e riesce ad invertire la
rotta portandosi in vantaggio fino al 22-18. Sterminio lascia il posto a Mercurio che totalizza quattro punti al
servizio. Poi una contestata decisione arbitrale cambia il volto alla partita. Polimeni chiede lumi su una
presunta invasione del Leonforte non vista dagli arbitri e viene sanzionato con un giallo, la successiva
richiesta di delucidazioni del capitano calabrese Neri gli procura prima un cartellino rosso e poi un doppio
rosso-giallo con conseguente espulsione. E’ l’inizio di una battaglia, Piedepalumbo subentra a Neri e
nonostante entri subito in partita, non riesce insieme ai suoi a chiudere favorevolmente il parziale che si
conclude 28-26.
La partita sembra oramai virtualmente compromessa, ma non nei fatti. La splendida prestazione del regista di
riserva Piedepalumbo fa rimanere Cinquefrondi in partita. In vantaggio dall’inizio Indifesa accumula un
progressivo vantaggio fino al più otto (12-20) per poi subìre una parziale rimonta senza riuscire a chiudere il
set e la partita. La corsa di Leonforte si ferma sul 17-25.
E’ ancora Piedepalumbo a dirigere il gioco per il Cinquefrondi nel quarto set ma l’andamento non è quello del
precedente parziale. Vanno in vantaggio i siciliani fino al primo tecnico (8-5), poi la sfortuna fa l’occhiolino
ancora una volta ai ragazzi di Polimeni. Sul punteggio 15-11 Leonforte, Piedepalumbo si infortuna a causa di
una distorsione alla caviglia. Deve rientrare l’esperto Andrea Neri che ha smaltito in panchina il nervosismo
accumulato, trova la giusta determinazione e comincia a macinare gioco. La situazione non volge comunque
a favore e la partita sembra incamminarsi verso il termine. Quando il tabellone segna 18-13 Leonforte sale in
cattedra il match winner dell’incontro, Dionisio Di Pasquale, che sfodera sei aces al servizio quattro dei quali
spediti in direttamente in tribuna dai ricettori avversari. E’ la svolta della partita. Cinquefrondi sorpassa
(20-21) ed a niente servono due interruzioni a richiesta del coach del Leonforte. Finisce 22-25 e tutto viene
rinviato al quinto set.
I ragazzi di Polimeni hanno già vinto moralmente la partita ma riorganizzano le idee e le forze residue per
affrontare il quinto parziale. Partono in vantaggio ed approfittano di un evidente calo psico-fisico degli
avversari. La progressione del punteggio (6-8/ 8-10/ 8-12/ 9-15) mette definitivamente a nudo la partita e
sancisce il definitivo 2-3 per Indifesa Cinquefrondi che in più di due ore e mezza di gioco è passata dal quinto
al terzo posto in classifica recuperando sul Ragusa uscito sconfitto nello scontro al vertice contro Gela. Uno
scatto d’orgoglio che gli consente di guardare con ottimismo alla gara casalinga del prossimo turno.
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