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di Domenica Bumbaca
Per chi ha sempre lavorato per lo sport, compiendo sacrifici enormi, senza scopo di lucro, per la semplice passione per il calcio, l’indifferenza delle Istituzioni di fronte ad una richiesta legittima di una squadra, suona come una gran bastonata nelle gambe. Così si sente il Bovalino calcio a 5. Già giorni fa, a mezzo stampa, ha manifestato la sua protesta contro l’Amministrazione provinciale.
L’assessore allo Sport Attilio Tucci, non è stato di parola. E come già riferite nell’edizione di giovedì, la società amaranto ha deciso di non aspettare. Saranno, infatti, allestiti gazebo ed organizzate manifestazioni di piazza per effettuare la raccolta delle schede elettorali di tutta la popolazione bovalinese per poi inviarle al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Morabito, e al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Società, tifosi e popolazione bovalinese esprimeranno così tutto il loro disappunto, stanchi di essere oggetto solo di proclami e promesse elettorali puntualmente e storicamente disattesi, soprattutto in prossimità di consultazioni elettorali. Se necessario inoltre, la dirigenza promuoverà ulteriori azioni di protesta, anche presso gli organi di competenza, certa dell’appoggio di sostenitori e tifosi e della popolazione bovalinese.
Il palazzetto dello sport, struttura situata alle spalle del liceo scientifico “M. La Cava”, che occupa 400 posti a sedere, è stata inaugurata nel maggio 2010, dopo circa 4 anni. Allora molti esponenti politici locali e provinciali, plaudirono al compimento dei lavori e al traguardo raggiunto, auspicando che la palestra polivalente sarebbe divenuta, dopo il taglio del nastro, non solo il luogo per le attività scolastiche dell’istituto, ma il punto di incontro per tutte le associazioni sportive e tutti gli sportivi. In parte è quello che è accaduto ma da questo grande movimento aggregativo sportivo, si evince, che la Bovalino calcio a 5 è stata tagliata fuori.
Alla società, nonostante varie richieste, non sembrerebbe essere stata data una legittima giustificazione sull’impossibilità a disputare le proprie attività e gare all’interno della palestra, e oltre la burocrazia, sembrerebbe essere “lento” anche l’interesse dell’Amministrazione provinciale.
Il club del presidente Vincenzo Scordino non intende arrendersi perché, come hanno sempre richiesto tutti gli organi dirigenziali, «si intende dare una “casa” a quei ragazzi che, senza percepire un euro, onorano la maglia amaranto e la squadra del proprio paese. È indispensabile avere una struttura indoor, per poter accogliere in un luogo chiuso, e non esposto alle intemperie del tempo, supporters e tifosi che sempre più numerosi seguono le gare ufficiali di una realtà che sta interessando e coinvolgendo sempre più giovani».
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