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Nei giorni scorsi si era dato inizio alla pulizia dei serbatoi comunali, delle aree di pertinenza e dei canali idraulici costruiti negli anni cinquanta per la raccolta e il convogliamento di grandi quantità di acqua piovana che dai rioni storici del centro abitato di Motta si riversano nei torrenti sottostanti e ancor prima, nel 2008-2009, con interventi di pulizia e sistemazione idraulica del tratto terminale del torrente San Vincenzo per una spesa complessiva di 400.000 €.
Ora è la volta della zona Oliveto di Lazzaro, nel tratto che costeggia la SS 106, prospiciente le abitazioni del posto e le aziende Diano e Autocalabra. Un intervento che l’amministrazione Laganà aveva programmato da tempo con l’intento di evitare i disagi agli abitanti del posto che a causa delle forte piogge si trovano costretti a convivere con le acque che dalla strada statale si riversano sui fronti casa.
Per giorni un’impresa del posto, su incarico del Comune, ha lavorato per scolmare il canalone che partendo dalla delegazione di Lazzaro, in parallelo alla Superstrada, raggiunge il torrente Oliveto. Un lavoro difficoltoso per l’eccessivo materiale depositato e anche perché gli operai sono stati costretti a convivere con un flusso veicolare di notevole entità. L’iniziativa di manutenzione delle reti di raccolta delle acque meteoriche rientra nell’attività di attenuazione del rischio alluvione, pianificata dall’amministrazione comunale anche al fine di recepire le richieste provenienti da autorevoli Enti come la Prefettura di Reggio Calabria che con nota del 18/11/2011 segnalava alla provincia e agli enti territoriali l’esigenza di intervenire nella mitigazione del rischio e particolarmente nelle manutenzioni delle reti.
In ragione di ciò e dopo che la Provincia di Reggio Calabria, disattendendo le numerose richieste del Comune di Motta San Giovanni, non è intervenuta per rimuovere l’accertato rischio idraulico lungo il torrente Oliveto, particolarmente in alcuni punti critici, gli uffici comunali hanno provveduto, con un primo intervento di somma urgenza, a mettere in sicurezza la zona del torrente Oliveto posta a monte e a valle del viadotto ANAS, altezza Autocalabra.
Un lavoro di taglio della folta vegetazione presente lungo il torrente, di rimozione degli ostacoli di ogni genere, soprattutto sotto il viadotto, e la scolmatura dell’alveo per circa 500 metri. Un intervento inderogabile realizzato per evitare rischi alla popolazione, alle infrastrutture, tra cui il viadotto ANAS, e alle aziende del posto. Rimane il rammarico che il Comune di Motta San Giovanni, che certamente non dispone delle risorse accumulate dalla Provincia di Reggio Calabria con avanzi di amministrazione certificati per milioni di euro, abbia dovuto sostituirsi all’Ente titolato per legge, ovvero la Provincia di Reggio Calabria, che con nota del 22/11/2011 comunicava che “ il torrente Oliveto è in attenzione concreta da parte della Provincia, che esiste un progetto esecutivo per € 58.539,36, che è stato inserito nel progetto complessivo APQ – Rischio idrogeologico _ gestito dal Commissario delegato con cui la provincia di Reggio Calabria ha sottoscritto.. “ ma che “ gli interventi da effettuare sono numerosi, si pensa di poterli realizzare entro questo anno solare e sicuramente il torrente Oliveto sarà oggetto della dovuta attenzione.”
Ed ancora “ L’amministrazione provinciale stante la situazione di carenza finanziaria (?) per il mancato trasferimento dei fondi da parte della Regione Calabria, ha previsto nella fase di riequilibrio di bilancio, un’anticipazione di risorse gravanti sul bilancio provinciale “. In sostanza si deve attendere! Speriamo bene, soprattutto per la parte alta dell’asta fluviale, quella a ridosso delle abitazioni di San Giorgio di Motta centro dove l’emergenza non lascia spazio né a lungaggini burocratiche né a soluzioni rinviate nel tempo.
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