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Intervistato dai colleghi di FootballScouting, Antonio Venuto, allenatore della formazione del Due Torri (Serie D) è tornato a parlare del suo passato alla Reggina, non nascondendo la voglia di tornare nella città in riva allo Stretto. Ecco le sue parole:
“Ho allenato la Primavera un anno a Reggio e mi sono trovato molto bene. Non mi aspettavo minimamente che la squadra facesse questa fine, era un gran bell’ambiente. Nella città si respirava calcio e la squadra lo notava. Tutte le ultime vicende sono per me sorprendenti ma dal punto di vista negativo. Non è una bell’immagine per la Calabria. Però se penso alla nuova Reggio Calabria, allora una speranza c’è. Hanno raggiunto i playoff nonostante una squadra creata con mesi di ritardo. Nonostante la partenza ad handicap hanno saputo risalire la china. Credo che in pochi anni tornerà a calcare i palcoscenici che le competono. A capo c’è gente organizzata e questo fa la differenza. Il futuro è roseo“.
Sui calciatori allenati a Reggio: “Con la Primavera della Reggina ho allenato tanti buoni giocatori, penso a Maicon che gioca nel Livorno o Di Lorenzo al Matera. Se devo però citare due persone con cui ho legato moltissimo sono Ivan Franceschini e Salvatore “Totò” Vicari: entrambi con un grande passato tra i professionisti, entrambi grandi uomini che mi hanno spronato a fare sempre meglio e non mollare mai“.
Sul futuro: “Sicuramente non rifiuterei una chiamata del Reggio Calabria anche se credo tra poco riprenda la nomea di Reggina. Mi trovo benissimo al Due Torri, è come una seconda famiglia che mi ha fatto crescere. Ho dato tanto alla società e viceversa. La società sa quali sono le mie intenzioni. Sono una persona molto ambiziosa ma al contempo umile, sono partito dal basso e tutto ciò che mi sono guadagnato finora in carriera è dovuto al mio lavoro, e quello di chi mi sta o stava intorno, ma senza regali”.
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