Mirto C5, il palazzetto dello sport… un Sogno per i tanti giovani di Crosia

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pallone
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Son passati anni ormai dall’effettiva costruzione del Palasport di Crosia e dopo tanto e tanto tempo ancora qualcosa nella macchina burocratica Comunale e Provinciale si è bloccata.

I tanti giovani si chiedono come è possibile che una struttura all’avanguardia come quella costruita resti in completo abbandono solo perché manca il tappeto e qualche ultimo dettaglio. Sembra che ci si trovi all’ennesimo caso di sperpero di denaro pubblico.

Il Palasport di Crosia ormai è una realtà. Una realtà per i tanti giovani che hanno scelto di rimanere nel territorio, per i tanti giovani che credono nella forza dello sport, per i tanti giovani che vedono lo sport come centro per socializzare, per passare un po di tempo all’insegna dell’aggregazione e soprattutto un SOGNO per la locale squadra di calcio a 5 che il 9 aprile scorso ha conquistato la vittoria del massimo campionato regionale e per cui ora si aprono le porte dei campionati professionistici (SERIE B).

Il palasport per la società calcettistica è di rilevante importanza, connessa ad esigenze non solo logistiche ma anche economiche. E’ impensabile aver conquistato la serie B, essere pronti per il salto di categoria per poi vedere il tutto svanire per colpa di qualche meccanismo politico – burocratico.

E’ un’assurdità tutto questo dopo tanti e tanti anni di vane promesse. La notte del 9 aprile, con in mano la conquista del titolo, qualche politico di turno, pur di apparire come grande si è avvalso per l’ennesima volta del potere di promettere: ragazzi entro qualche giorno i lavori inizieranno; ebbene sta per iniziare il campionato (20 settembre), la preparazione è alle porte (10 agosto)  e noi che fine faremo, certo senza palasport comunale, il tutto rimarrà un sogno, e tutti gli anni di lavoro e di sacrifici, abbandonando mogli, figli e famiglie rimarranno solo un vano sacrificio per i poveri giovani che nel territorio di Crosia hanno investito e deciso di rimanere… e per il gruppo di dirigenti che pur sacrificandosi economicamente, vedono svanire un sogno iniziato nel 1997.

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Author: Cristina

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