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La decisione di rendere obbligatorio l’uso dei defibrillatori, assunta nelle scorse settimane dal governo, segna l’avvio di una nuova fase nell’ambito della tutela della salute degli sportivi. Un tema assai caro al presidente del CONI Calabria, Mimmo Praticò, che fin dal 2008 ha avviato in tutte le sedi un’azione di sensibilizzazione e informazione in questo senso, chiedendo sempre maggiori certezze a tutela della sicurezza di chi pratica l’attività agonistica e amatoriale.
Il nuovo obbligo riguarda tutte le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche (tranne quelle che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio) e prefigura di fatto, da qui ai prossimi 30 mesi – termine ridotto a 6 mesi per i professionisti -, l’avvio di un’importante rivoluzione nell’ambito della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale.
La dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita sono imposti dal recente decreto del Ministero della Salute delineato di concerto con il Ministero per lo Sport. La misura invocata da più parti (specie dopo la tragedia del calciatore del Livorno Piermario Morosini) ha trovato terreno fertile nel Comitato olimpico regionale, che da cinque anni, come detto, è attivo sul fronte della prevenzione dei rischi per la salute e della tutela sanitaria nello sport.
«Troppo spesso in questi anni – afferma il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – abbiamo dovuto assistere impotenti al decesso improvviso di atleti, in molti casi anche giovanissimi, durante lo svolgimento di attività sportive. I dati che abbiamo registrato al riguardo indicano chiaramente nell’assenza di personale qualificato nelle strutture sportive e in una non adeguata strumentazione di primo soccorso, le principali cause di queste tragedie. Più in generale – prosegue Praticò – questo triste scenario si inserisce nella cornice di una scarsa attività di prevenzione che deve iniziare dai più piccoli. In tal senso accogliamo con grande favore la recente normativa in materia – sottolinea il presidente del Coni Calabria –. Questo provvedimento conferma quanto sia corretta la linea seguita dallo sport calabrese, sotto il profilo della promozione del benessere psicofisico che attraverso l’attività sportiva, una sana alimentazione e dei corretti stili di vita, costituisce un fattore imprescindibile di crescita sociale. La fase che si apre in virtù di queste nuove disposizioni impone a tutti i soggetti impegnati nel mondo dello sport, un rinnovato impegno nell’ottica di una drastica riduzione dei rischi per la salute dei nostri atleti. Il Coni Calabria – evidenzia Praticò –, così come ha fatto fino a oggi, continuerà ad assolvere al proprio ruolo svolgendo un compito di coordinamento tra tutti gli attori del mondo sportivo preposti alla salvaguardia della salute degli atleti. In questa direzione mi piace ricordare la disponibilità manifestata dall’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria ad acquistare un certo numero di defibrillatori da destinare al mondo dello sport. Un esempio che mi auguro venga presto seguito dalle altre amministrazioni pubbliche calabresi. Inoltre, sotto il profilo della formazione di personale abilitato a usare i defibrillatori, per i quali è richiesta una particolare idoneità, lavoreremo in sinergia con la Federazione dei Medici Sportivi che ha sempre dimostrato grande disponibilità umana e professionale. Siamo certi – conclude il presidente regionale del Coni – che questa importantissima sfida in cui è racchiuso il bene assoluto della vita, vedrà protagonisti tutti coloro che a vario titolo operano nel mondo dello sport».
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