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In diretta dagli studi Rai di Saxa Ruba, il Centro Sportivo Italiano, ha presentato l’esperienza educativa del “Centro Giovani Domani” di Pellaro. All’interno del programma Uno mattina Estate, il Presidente Provinciale e Consigliere Nazionale Paolo Cicciù, raccontando la sua esperienza prima di atleta e poi di dirigente sportivo, ha tracciato le linee guida della progetto educativo del Centro Sportivo Italiano.
Il Csi, tra gli enti di promozione più grandi in Italia con oltre un milione di tesserati e più di tredicimila società affiliate, è stato al centro dell’approfondimento su sport ed integrazione promosso dalla rete ammiraglia. Dopo il video d’introduzione , realizzato a Pellaro dalla troupe Rai, la conduttrice Benedetta Rinaldi ha chiesto, al Presidente Cicciù, di raccontare l’esperienza del centro per minori Giovani Domani e il Presidente Provinciale Paolo Cicciù ha quindi ripercorso le tappe principali del Centro .
Nel 2002, grazie all’intuizione di don Massimo Laficara e di un gruppo di volontari, nasce la prima esperienza di comunità per minori a rischio devianza nel territorio di Pellaro. Nel 2003, il Centro Giovanile, è accreditato dal Comune di Reggio Calabria – Assessorato alle Politiche Sociali e finanziato con la legge 285/97. Parte così l’esperienza del centro per minori che, negli anni, ha sviluppato anche diversi percorsi sportivi partecipando ai campionati promossi dal Csi di Reggio Calabria. L’attività sportiva del centro si è contraddistinta anche per l’integrazione di minori stranieri. Infatti, in questa stagione sportiva, la squadra del Centro ha messo insieme due squadre con ragazzi provenienti da ben sei Nazionalità diverse. Subito dopo la testimonianza di Sergio Brio, ex difensore delle Juve, Paolo Cicciù ha risposto alle domande della conduttrice su educazione e sport .
Significative le parole del Consigliere Nazionale Csi <<Oggi lo sport deve diventare il “tabernacolo delle relazione”. Il Csi, non accetta i compromessi dettati dal raggiungimento del risultato a tutti i costi. Il nostro risultato più importante è formare le nuove generazioni. I numeri del Csi testimoniano come l’educazione passa attraverso le mani, il cuore e la testa di tanti Dirigenti, Allenatori e Animatori animati dalla passione per la vita. Dobbiamo sdoganare il luogo comune che vede lo sport Csi come “semplice” e “ “banale” sport di parrocchia. La nostra identità Cristiana e la nostra storia sono la base per costruire lo sport del futuro. Oggi lo sport ha bisogno di competenza, di organizzazione ma soprattutto di valori. Fuori i Cattivi maestri dallo Sport, è questa la nuova prospettiva>>Prima delle conclusione, Paolo Cicciù ha condiviso il tema promosso dal Presidente Nazionale Csi Massimo Achini per il prossimo quadriennio: “Giocare per Credere” il motto da cui partire per promuovere un sport centrato sulla persona. In studio arrivano i complimenti di Sergio Brio a tutto il movimento Csi «Lo sport ha bisogno di associazioni come la vostra. Non mollate!»
Nelle prossime settimane, il Csi, presenterà il nuovo progetto sportivo che coinvolgerà il mondo degli Oratori e lo sport Professionistico. Solo creando un tavolo comune tra lo sport di base e le società sportive di serie A si potrà raggiungere l’obiettivo di educare allo sport vero. Il progetto, unico in Italia, coinvolgerà oltre 50.000 giovani del nostro Paese, coinvolti in attività sportive e manifestazioni di piazza, un progetto concreto per affermare con i fatti che è tempo di cambiare, di abbandonare le “vetrine” per testimoniare i valori.
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