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La Reggina torna dalla trasferta di Matera a mani vuote. Dopo la vittoria della settimana scorsa contro il Cosenza, gli uomini di Cozza non riescono a dare continuità alla striscia di vittorie e cadano in casa di un ottimo Matera.
Cozza, conferma l’undici visto in campo con ill Cosenza. Le novità sono in panchina con la convocazione di Condemi e del giovanissimo Mazzone. In casa Matera lo squalificato Auteri, schiera i suoi con il 3-4-3 affidando le chiavi dell’attacco a Madonia, Letizia e Guerra.
Inizia meglio la Reggina che attua un pressing a tutto campo che mette in difficoltà il Matera. I padroni di casa non riescono a far girare la palla rimanendo imbrigliati nella trame difensive del centrocampo amaranto. Gli amaranto ci provano con Insigne ma il suo diagonale viene parato in scioltezza da Baiocco.
Al 30′ i Matera confeziona la prima palla goal della partita: Madonia fa partire un cross dall’out di sinistra Guerra stacca più alto Di Lorenzo e Karagounis e di testa centra la traversa. Nella Reggina ci prova Armellino, ma è ancora il Matera a sfiorare il vantaggio con Leeizia che da due passi spara al lato, graziando Kovasick.
Nella ripresa Cozza dopo dieci minuti effettua il primo cambio: dentro Maita, fuori Masini, con Rizzo che scala in difesa nel 5-3-2 voluto dal mister. Passano pochi minuti e Cozza deve effettuare il secondo cambio del match: Insigne da forfait a causa di una botta alla spalla, al suo posto, Cozza manda in campo l’attaccante 16 enne Gjuci.
Il Matera capisce che la Reggina è in difficoltà e ispirato da neoentrato Albadoro, costruisce la terza azione goal del match: Kovacsik si deve superare in uscita bassa su Iannini. All’82’ arriva la doccia gelata per gli amaranto: Letizia lancia Albadoro, che supera Camilleri grazie ad un rimpallo, e batte Kovacsik. 1-0 e Reggina stordita.
Negli ultimi minuti Cozza getta nella mischia Marco Condemi, ma il risultato non cambierà.
Nel prossimo impegno gli amaranto dovranno vedersela con la Lupa Roma, vera sorpresa del campionato. Un match difficile ma da vincere a tutti costi per dare un po d’ossigeno alla classifica.
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