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Le tossine del campionato stanno sparendo e la Pro Reggina, dopo una intensa settimana di lavoro, si appresta a iniziare la seconda fase del programma di approccio alla gara dei quarti di finale dei play-off, da disputare domenica 21 contro la vincente della sfida tra Lupe e Montesilvano. Qualche giorno fa la diretta avversaria delle campionesse d’Italia sarebbe dovuta uscire dal confronto tra Portos e Ternana, ma l’accoglimento del ricorso del Real Statte ha restituito alle tarantine il primo posto nel girone C, con la conseguente modifica del tabellone dei play-off. A questo punto poco cambia, arrivati nella fase delicata della stagione, un avversario vale l’altro, visto che solo le migliori compagini arrivano tra le prime otto d’Italia. Gara1 tra Montesilvano e Lupe si è chiusa sul punteggio di 1-1 rimandando alla sfida in Veneto il verdetto di questo ottavo di finale. La Pro Reggina scruta con occhio interessato questo confronto, cercando sia di carpire i punti deboli delle avversarie, sia di affinare le proprie armi con l’intento di conquistare un posto in semifinale. Mister Tramontana ha dato il via già da sette giorni al proprio programma tecnico-atletico, le reggine stanno “sgobbando” nel vero senso della parola per presentarsi al meglio della forma in quella che è, ad oggi, la partita più importante della stagione. La voglia e l’abnegazione sono costanti compagni di viaggio di Siclari e compagne, l’appuntamento del 21 aprile è dietro l’angolo e nessuna delle amaranto vuole farsi trovare impreparata. “Vedo negli occhi delle mie ragazze lo spirito giusto per affrontare queste partite – commenta mister Tramontana – le vedo scalpitare e allenarsi come mai in questa stagione. Ascoltano e seguono ogni mio consiglio e ogni mia indicazione e questo mi lascia soddisfatto del lavoro che stanno portando avanti. Stiamo studiando nuove soluzioni tattiche che potranno rivelarsi utili nel corso di matches così delicati, confido molto nelle capacità di apprendimento delle mie ragazze e mi aspetto molto da loro. Dal punto di vista atletico non mi posso lamentare, siamo una squadra che fa della forza e della resistenza le proprie armi principali senza dimenticare il fattore tecnico che ci è garantito da gente come Siclari e Presto su tutte. Mi sento ancora in dovere di ringraziare tutte le mie ragazze, una per una, per tutte le emozioni che continuano a regalarmi partita dopo partita, sono davvero fiero di loro”. La rosa però non è fatta di soli petali candidi e luminosi, essa presenta anche delle spine imponenti e acuminate che nel nostro caso simboleggiano la situazione societaria, una situazione che tra non molto riserverà delle novità davvero eclatanti.
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