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Ci siamo quasi. Tra poche ore l’Italia di Prandelli darà inizio al proprio mondiale nel caldo umido di Manaus.
Il C.T. azzurro, dopo le polemiche relative alla mancata convocazione di Rossi ha preferito blindare la sede del ritiro per permettere alla squadra di ritrovare la concertazione giusta in vista della difficile sfida di stasera contro l’Inghilterra. Un match che, vista la difficoltà del girone, vale quasi come un dentro o fuori.
Gli azzurri non possono permettersi di commettere un passo falso all’avvio, nonostante Prandelli abbia cercato in tutti i modi di allontanare la pressione dell’esordio: “La storia insegna che non sono mai decisive le prime partite dei Mondiali come negli Stati Uniti nel ’94 o come accaduto alla Spagna in Sudafrica”.
LE SCELTE DI PRANDELLI
Prandelli schiererà l’Italia con il modulo testato nella doppia amichevole contro Irlanda e Fluminense. Spazio, dunque, al 4-1-4-1 con Balotelli unica punta ad aprire gli spazi per gli inserimenti di Marchisio e Candreva. Solo panchina per la coppia Immobile-Insigne che ha distrutto i brasiliani della Fluminense, nell’ultima amichevole pre mondiale. In difesa spazio a Paletta con Chiellini spostato a sinistra al posto dell’infortunato De Sciglio. Per Bonucci e Abate quasi una bocciatura, mentre ieri Ranocchia e Mirante hanno salutato i compagni di squadra.
Nell’ultimo allenamento, è scattato l’allarme per Gigi Buffon, costretto ad abbandonare il terreno di gioco prima della fine della seduta a causa di una distorsione che Prandelli ha definito “lieve”, ma che mette il portierone a rischio per la gara. La decisione verrà presa poco prima del calcio d’inizio.
LE PAROLE DI GERRAD
L’Inghilterra, invece verrà schierata in campo da Hodgson, con il 4-2-3-1, con Steven Gerrard fulcro del gioco degli inglesi. Il capitano, alla vigilia si è mostrato fiducioso nei confronti del gruppo inglese: «Siamo pronti, c’è grandissima voglia di giocare questa gara e sono sicuro che verrà fuori uno splendido match. Finalmente è arrivato il momento che stiamo aspettando. In tutti noi c’è grande rispetto per l’Italia, però noi abbiamo fiducia nel fatto che siamo una squadra migliore rispetto al 2012 e la nostra fiducia è più alta di due anni fa”.
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