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Il presidente Pippo Callipo è intervenuto questa mattina presso il Liceo scientifico “G. Berto” di Vibo Valentia per parlare ai ragazzi in un incontro dedicato alle tematiche del lavoro e del fare impresa, della cultura e della legalità. L’iniziativa, denominata “100 domande a Pippo Callipo”, si è svolta nell’ambito delle manifestazioni realizzate per il Centenario dell’azienda Giacinto Callipo Conserve Alimentari Spa. Non sono mancati i riferimenti all’ambito sportivo e, dunque, all’impegno del gruppo Callipo attraverso la Callipo Sport, anche in considerazione del fatto che il Liceo “G. Berto” può annoverare tra i suoi studenti e docenti numerosi sostenitori della prima squadra nonché diversi atleti in forza alle formazioni giovanili della società giallorossa. Vi è inoltre, tra le due istituzioni, una convenzione attraverso la quale il Liceo “G. Berto” mette a disposizione la propria palestra per le attività dei Cas e delle formazioni impegnate nei campionati provinciali di categoria.
Un rapporto particolare che il presidente Pippo Callipo ha così descritto: “Questa è una scuola molto aperta che ha compreso l’importanza di dare la possibilità, a molti ragazzi della città e della provincia di Vibo Valentia, di usufruire di un servizio che consenta loro di crescere nello sport e nel rispetto delle regole e nella serenità delle famiglie che sono molto soddisfatte di questa iniziativa. Ritengo che i nostri ragazzi dovrebbero avere maggiori possibilità di usufruire di strutture del genere le quali, oltre ad offrire loro la possibilità di fare sport in un ambiente sano, rappresentano centri di socializzazione molto importanti. Siamo comunque sulla strada giusta e mi auguro che anche altre scuole della città ci diano la possibilità di ospitare le attività del nostro settore giovanile consentendoci di accogliere un maggior numero di ragazzi».
Sul legame tra l’istituzione scolastica e la società sportiva si è espressa anche la dirigente del Liceo “G. Berto”, Maria Silvestro: «Siamo felicissimi di attuare questa sinergia con il mondo sportivo e imprenditoriale e proprio oggi abbiamo avuto una testimonianza di grande valore da una persona che porta la sua esperienza ai ragazzi in maniera molto più convincente di un testo o di una lezione accademica. È stata una lezione di vita ricevuta da chi, come Pippo Callipo, si è cimentato nelle sue attività con idee chiare, grande senso della moralità e un trasporto particolare per il mondo dei giovani. I nostri ragazzi ne sono stati entusiasti e molto partecipi».
A margine dell’incontro il presidente Pippo Callipo si è espresso anche in merito al Campionato da poco terminato, palesando alcune considerazioni: «Il Campionato si è chiuso con un po’ d’amaro in bocca perché siamo stati “rapinati” nel corso dell’ultima gara giocata a Trento sul punto finale del primo set, con una palla che era dentro anche a detta di autorevoli giornalisti. Quel punto ci avrebbe fatto vincere il primo set, la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa e lo 0-1 dare una carica in più sul piano psicologico ai ragazzi in campo».
Guardando al futuro della formazione giallorossa ha aggiunto: «Il futuro è nelle mani di Dio. È una fase molto difficile perché le condizioni economiche e finanziarie sono quelle che sono. Non appena si chiuderà il Campionato con l’assegnazione del titolo, la dirigenza si riunirà e parlerà del futuro».
L’andamento della stagione non ha soddisfatto le aspettative e il Presidente non lo nasconde: «Non sono molto soddisfatto di come è andato il Campionato. Abbiamo avuto una prima parte, compresa la partita delle 26 dicembre contro Cuneo, giocata da una squadra costruita per fare questo tipo di Campionato, quindi in linea con le aspettative. Nel girone di ritorno c’è stato un calo, specie di alcuni giocatori, e questo ha determinato un po’ di scompiglio, con la squadra che non si è più ripresa se non nelle ultimissime partite. Se avessimo continuato a tenere il ritmo del girone d’andata sarebbe stata una bella affermazione in linea con gli obiettivi stagionali che puntavano ad un piazzamento migliore ma, avendo perso partite contro squadre che si sono dimostrate al di sotto del nostro livello, così non è stato».
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