Questo post é stato letto 19480 volte!
Antidoping a qualsiasi livello. In occasione della Giornata Mondiale di lotta alla Droga, ecco la nuova sfida lanciata dal Comitato Provinciale del CSI di Reggio Calabria. Approfondire la conoscenza del tessuto sociale dello Sport vuol dire entrare nelle maglie di questo.
Troppi giovani atleti assumono sostanze dopanti (spesso a loro insaputa) per aumentare le loro capacità fisiche e il loro rendimento in campo, troppi quei giovani, che facendo uso di cannabis, vivono la dimensione sportiva senza un contrasto credibile da parte di chi deve esercitare il ruolo predominante della legalità.
« Il CSI di Reggio Calabria – afferma Paolo Cicciù, Presidente del Comitato Provinciale e Consigliere Nazionale CSI, – è pronto a monitorare tutti i campionati in seno all’ente, da quelli giovanili a quelli amatoriali (oltre seimila gli atleti tesserati) , con dei controlli antidoping mirati, di concerto con le Istituzioni competenti ».
La riflessione prende spunto dai dati emersi dalle recenti ricerche circa l’suo di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti. Sport vuol dire legalità, che se letta bene tra le righe vuol dire salute, rispetto, condivisione e prevenzione. Il CSI recita da ormai tanti anni il motto educare è meglio che curare. Il Centro Sportivo Italiano affonda il colpo: controlli antidoping a tutti, così a vincere sarà sempre l’individuo e mai il suo alter ego. Già dalla prossima stagione sportiva, il Comitato Provinciale Csi, lancerà il progetto di prevenzione tra i giovani atleti ciessini.
Il percorso, condiviso con altri attori sociali, avrà l’obiettivo di promuovere, attraverso itinerari educativi e di prevenzione, il valore della persona. La prevenzione deve partire dall’età giovanile e attraverso un significativo coinvolgimento delle famiglie. Basta con i progetti “Vetrina”, basta “giocare” con il destino dei nostri ragazzi.
Solo uno sport che sappia educare ai fondamenti etici della vita, alla responsabilità personale, al valore della relazione con gli altri, alla solidarietà potrà dare risposte ad un numero crescente di giovani, indicando loro la via dei valori e degli ideali quali elementi fondamentali per costruire una vita non chiusa nel proprio egoismo, ma aperta anche ai grandi orizzonti del mondo e ai bisogni degli altri.
Questo post é stato letto 19480 volte!