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Ha parlato in onda su Radio Touring Pasquale Foti, presidente della Reggina Calcio che, senza alcuna remora, ha parlato dell’attuale situazione di classifica degli amaranto: “La Reggina si rafforzerà e lo farà per centrare l’obiettivo della salvezza.Paghiamo errori che nascono dall’incapacità di aver dato dei valori a dei ragazzi. Sul campo si è visto lo sfaldamento e le sette sconfitte consecutive da parte di una squadra che oggi è ultima, ma alla vigilia nessuno ci avrebbe pronosticato così in basso con quell’organico iniziale, anzi. Non credo alla malafede di nessuno dei nostri professionisti che non fanno più parte del nostro gruppo, magari un pizzico di ignoranza si”.
Sul nome di Fabio Caserta, obiettivo di mercato: ” Sappiamo che è molto legato alla maglia amaranto, le nostre scelte sono figlie di valutazioni che si fanno con Alberti e Cerantola. Oggi non è un nostro obiettivo, Non verremo alla nostra promessa di portare sei-sette calciatori che possano aiutarci e dimostrare la stessa voglia di Aronica, Belardi e Cirillo di sposare la nostra causa. Abbiamo individuato in due attaccanti ed un centrocampista i tasselli giusti per la rosa. Mi auguro di proporre qualche volto nuovo già nel derby. Ripa della Juve Stabia? C’è una trattiva…”.
Sul buon trend di 5 punti in 3 partite: “Mister Alberto ha saputo compattare il gruppo e abbiamo avuto delle risposte positive. Si sono visti carattere, voglia di soffrire e senso di appartenenza. Tutti lo hanno apprezzato”
Sul futuro di Insigne: “E’ un ragazzo per il quale ho simpatia. Ad inizio stagione mi ha sfidato chiedendomi un premio se avesse fatto quindici gol e io gliel’ho promesso doppio qualora ciò avvenisse. Qualche voce stuzzicante che gli arriva magari lo ha ingolosito, ma io spero possa restare e darci una mano”.
Sulla voglia di salvarsi: “Ho un solo obiettivo e cioè tenere in piedi la Reggina. Siamo ultimi ancora per poco, dato che mi devono restituire i quattro punti di penalizzazione che abbiamo. Mi auguro la decisione possa arrivare entro i primi di febbraio”.
Sull’azionariato popolare e la possibilità di una proprietà “allargata”: “Qualora ci fossero le condizioni – conclude Foti – sono sempre pronto a mettermi da parte, ricordando che l’azionariato popolare permette di acquistare fino al 50% delle azioni e già sono state vendute per quarantamila euro”.
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