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Intervenuto dal Corriere dello Sport, Lillo Foti presidente della Reggina, ha così parlato degli errori commessi nel corso di questi anni: “Si è persa l’umiltà per lasciare spazio alle ambizioni dell’immediato ritorno in Serie A. Non siamo stati lucidi e ci siamo affossati – facendo riferimento alla fallimentare stagione con Novellino in panchina e Bonazzoli, Volpi e Buscè in rosa – per compensare siamo stati costretti a vendere Missiroli ed Acerbi svilendo le potenzialità tecniche della squadra, mentre avanzava pesantemente la crisi globale. È stato l’inizio della fine, sono io il principale colpevole”.
Sulla trattativa con gli australiani: “Ero innamorato del progetto. Sono stati sempre disponibili con passione ed affetto verso la nostra città e per la Reggina. Sono sorte difficoltà, non vi ho potuto dedicare la necessaria attenzione per i miei problemi di salute – rivela Foti al cronista Eugenio Marino – Avrei ceduto gratuitamente le quote, ma non potevo lasciare la società senza un legale rappresentante”.
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