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Lunga e dettagliata l’intervista rilasciata dal presidente della Reggina Lillo Foti a La Gazzetta dello Sport, il Patron amaranto ha risposto a tutte le incognite riguardanti la prossima stagione che gli amaranto affronteranno: “Quest’anno poteva rappresentare il picco più basso della storia amaranto. Ho commesso tanti errori e da isolato ho lottato su tutti i fronti, coinvolgendo la squadra la quale con orgoglio ha costruito questo successo“.
Sullo spareggio col Messina: “Sicuramente – continua il maggiore azionista del club –avessimo giocato questi 180’ con Ischia o Aversa, non ci sarebbe stata questa risonanza. Terminati giustamente i festeggiamenti, adesso dovrò farmi carico dei problemi della società”.
Sulla situazione economica: “Abbiamo un mutuo di 500 mila euro annui per 15 , ma anche diverse entrate come la seconda rata (poco più di 500 mila euro, ndr) dall’Udinese per Bochniewicz, altrettanti dal Perugia (500 mila, ndr) per la cessione definitiva di Rizzo, i contributi della Lega e le richieste per Di Lorenzo, Salandria e tanti altri giovani che si sono distinti in questa stagione“.
Sul rischio fallimento: “Da qui al 30 giugno necessitano 2 milioni. Ho bussato a diverse porte, ma non ho ricevuto risposte. Quando ho prospettato di rivedere l’area del Granillo e costruire uno stadio di proprietà, come risposta ho ricevuto di occuparmi maggiormente delle sorti della Reggina. Ho parlato degli australiani, ribadisco gente interessata a risollevare le sorti del club, e a livello mediatico ha portato solo disagio in loro perché sono state dette cose che hanno solamente infastidito. Tuttavia da oggi riprenderò i contatti, perché per 15 giorni ho dovuto preoccuparmi maggiormente della situazione sportiva. La trattativa ha preso una via ben consolidata e cercheremo di chiudere prima del 30 giugno“.
Sul suo futuro in società: “La Reggina è arrivata ad un bivio ed ha urgenza di un supporto economico per rilanciarsi e dare maggiore vitalità al suo interno. I tempi sono maturi per cercare nuove risorse e pianificare un progetto solido. La mia presenza nel prossimo assetto dirigenziale, non deve creare nessun imbarazzo e sono pronto a farmi da parte“.
Sul futuro di Tedesco in panchine: “L’8 giugno inizierà il corso per conseguire il patentino di 2^ categoria – conclude Foti – e per l’allenatore c’è ancora tempo“.
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