Five Molfetta- Pro Reggina 97 0-5

Napoli, Siclari e Politi

Questo post é stato letto 24120 volte!

Napoli, Siclari e Politi
Napoli, Siclari e Politi

Five Molfetta: Berardi, Bufi, De Bari, Dagnello, Fracchiolla, Gadaleta, La Rossa, Macina, Pazienza, Tempesta, Tangari, Varano  All. Iessi

Pro Reggina 97: Trovato Mazza, Cannizzaro, Siclari, Vadalà, Napoli, Imbesi, Mezzatesta, Presto, Politi, Violi, Cacciola  All. Tramontana

Marcatori: Politi(PR), 2 Napoli(PR), Siclari(PR), Presto (PR)

Arbitri: Rea di Roma1 e Pellegatta di Busto Arsizio           Cronometro: Lamanuzzi di Molfetta

E’ una Pro Reggina formato maxi quella che espugna il palazzetto di Molfetta con un sonoro 0-5 che, da un lato sancisce la superiorità delle reggine rispetto alle avversarie pugliesi, e dall’altro lato mantiene le ragazze di mister Tramontana in testa alla classifica insieme al Real Statte che dilaga in casa contro la Jordan.

Alla vigilia si temeva una gara molto combattuta e da giocare sul filo di lana, copione rispettato nei primi venti minuti effettivi di gioco dove il Molfetta, grazie anche alle ridotte dimensioni del terreno di gioco, riesce ad imbrigliare la manovra delle campionesse d’Italia che non riescono a creare particolari pericoli a Berardi.

Solito starting five per la Pro Reggina che schiera tra i pali Trovato Mazza, Violi come schermo difensivo, Siclari e Presto sui laterali e Mezzatesta, autrice nel derby di una splendida tripletta, come pivot. Pronti via e proprio la numero 9 amaranto ha nei piedi la prima palla per far male alle avversarie ma Berardi si oppone con prontezza al destro dell’attaccante avversario.

La Pro Reggina prova ad impossessarsi del pallino del gioco e di conseguenza anche della metà campo pugliese, ma ciò che ne vien fuori è un possesso sterile che non crea particolari grattacapi alle locali sempre ben chiuse a difesa della propria porta. Alla metà della prima frazione di gioco ci prova Presto dalla distanza, ma la mira non è delle migliori, stesso risultato dall’altra parte per capitan Gadaleta che vede il suo sinistro finire largamente a lato. I minuti passano e la Pro Reggina, pur dominando il campo, non riesce a bucare la strenua retroguardia avversaria che riesce a mantenere la propria rete inviolata fino alla fine del primo tempo.

La strigliata di mister Tramontana durante l’intervallo sembra dare la giusta scossa alle campionesse d’Italia che rientrano in campo col piglio della grande squadra, iniziando fin dai primi secondi a mettere pressione alle avversarie che, per poco, non sono costrette a capitolare sulla rasoiata di capitan Siclari che sibila a fil di palo.

Alla metà della seconda frazione di gioco finalmente la gara si sblocca grazie ad un capolavoro di Ludovica Politi che, con un bel gioco di gambe, mette a sedere due avversarie per poi scaricare in rete un potente destro su cui, questa volta, il portiere pugliese non può nulla.

Sbloccato il match, le reggine iniziano a giocare sul velluto e dopo un paio di minuti trovano il raddoppio con Napoli, abile a deviare in rete un centro di capitan Siclari la quale, passati pochi secondi, si iscrive a sua volta nel tabellino dei marcatori finalizzando a dovere una splendida ripartenza iniziata dai piedi di Presto. Se nei primi trenta minuti di gara il Molfetta non aveva concesso nemmeno un centimetro alle azioni offensive reggine, negli ultimi dieci minuti la Pro Reggina si appropria di tutto quanto gli era stato negato in precedenza andando ad azzannare la rete di Berardi per altre due volte, prima con Napoli che firma la sua doppietta personale e poi con Presto che a 11 secondi dalla fine serve la manita.

Finisce così la prima partita in cui la Pro Reggina può dire di aver sudato le fatidiche sette camicie per aver ragione di una squadra molto tosta come questo Molfetta, autentica rivelazione di questo inizio di torneo. Lo Statte chiama e la Pro Reggina risponde presente, continua il viaggio a braccetto in testa alla classifica per campionesse e vice-campionesse d’Italia che attendono di scontrarsi direttamente tra due settimane a Montemesola, lì dove si capirà la vera e propria aspirante allo scettro del sud.

Questo post é stato letto 24120 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *