Reggina – Genoa: Al Granillo è festa grande

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Il posticipo serale che chiudeva il dodicesimo turno della Serie B proponeva un big match da vertici della classifica. Sul manto erboso del Granillo che in tribuna ha avuto come ospite graditissimo Franco Colomba, si incontravano le ambizioni della Reggina di Pippo Inzaghi e del Genoa di Blessin.

Il pareggio conquistato a Cagliari, dove non è stato facile tornare imbattuti, aveva mostrato una squadra – quella di Inzaghi – in salute, capace di giocarsi la gara ad armi pari contro un avversario con valori tecnici indiscutibili.

Gli amaranto, erano chiamati  a confermarsi dopo un ottimo inizio di stagione e volevano riprendere a correre tra le mura amiche, dopo lo stop casalingo inflitto dagli Umbri di Castori.

I Grifoni, invece, vivevano da un buon momento di forma, ma il recente pari rimediato contro il Brescia, avevano rallentato l’inseguimento alla capolista Frosinone che allo Stirpe, aveva liquidato la pratica Perugia.

Partendo da questi presupposti, è venuta fuori una gara tesissima e combattuta, come vuole la tradizione in cadetteria, con un alto tasso tecnico messo in atto da due delle squadre più in vista della stagione.

Un banco di prova particolare, per l’attacco migliore del torneo, contro la seconda difesa, quella dei Liguri.

L’ undici di casa, sempre attento nel rimanere sul pezzo nei momenti topici della gara, non ha mai dato segnali di cedimento, sia sotto il profilo della prestazione che dell’identità.

Gli amaranto, hanno  sbloccato il match con Canotto, al quale ha risposto Aramu , mentre  Ménez, ha sbagliato un rigore nel primo tempo.

Nella ripresa, è arrivato il gol partita, su calcio di rigore trasformato da Hernani, che ha riportato al successo i suoi.

Le scelte

Fuori ancora Santander Inzaghi ha apportato qualche cambio. Nel confermare Ravaglia tra i pali, ha mandato davanti a lui Camporese, con Giraudo preferito a Di Chiara e Gagliolo regolarmente in campo. In mediana, l’ex di turno Hernani. Confermato il tridente formato da Canotto, Menez e Rivas. Quattro le assenze per Blessin, senza Ekuban, Pajac, Badelj squalificato. Il tecnico di Stoccarda, si è affidato a Semper tra i pali, schierando centrali di difesa Dragusin e Bani, con Strootman in mediana a far coppia con Frendrup. A completare la linea dei trequartisti Gudmundsson e Aramu. Nel tridente alle spalle di Coda, confermato Jagiello.

La partita

È stata una prima frazione elettrizzante. In campo non sono mancate le emozioni, visto che è successo praticamente di tutto con un finale tutto da vivere. Sono stati gli ospiti a partire meglio, ma con il passare dei minuti, gli amaranto attenti e concertati hanno aspettato l’avversario nella metà campo di competenza, per poi ripartire soprattutto sugli esterni. A sboccarla, è stato un caparbio Canotto che l’ha messa con una prodezza, alle spalle del portiere avversario.

Nonostante i Rossoblù, abbiano fatto fatica a risalire la corrente, non è mancata la reazione che li  ha portati a riprendere le sorti della gara con Aramu, pronto ad profittare dell’unica incertezza della difesa amaranto. È stato Gagliolo a sfiorare di testa la sfera, servendo così un’assist al centrocampista Genoano, con il portiere amaranto che nulla ha potuto. Gli amaranto sarebbero potuti andare al raddoppio, ma nel momento chiave della frazione è mancato Ménez.

Rivas penetrato in area, è stato trattenuto da Bani e Sabelli. Il direttore di gara ha indicato il dischetto. C’è stato così un lungo controllo Var, seguito dalla conferma  del Sig. Maresca che aveva rivisto le immagini. Sul dischetto si è presentato Menez, che ha calciato centralmente permettendo a Semper di respingere.

La seconda frazione

L’ undici di casa, entrato in campo più che mai determinato, ha iniziato così come aveva concluso i primi quarantacinque minuti: non concedendo nulla alla corazzata rossoblù, che ha fatto fatica davanti ad una squadra – quella amaranto – attenta e convinta dei propri mezzi.

È arrivato così il giusto premio ad una gara fatta di unità e spirito di sacrificio. Su azione insistita del caparbio Pierozzi, è stato Czyborra a toccare in area con il braccio la sfera. Il direttore di gara, non ha avuto dubbi nell’assegnare il penalty trasformato con freddezza da Hernani, che ha spiazzato l’estremo difensore ospite.

Passati in vantaggio, i padroni di casa hanno provato ancora con Canotto, che  entrato in area, ha concluso da posizione defilata, con l’estremo difensore Croato a fare buona guardia sul primo palo. Nel finale gli amaranto, compatti nell’arginare le incursioni dei Liguri, si sono limitati a gestire il risultato portando a casa, dopo sei interminabili minuti di recupero concessi dal fischietto di turno, un successo importantissimo che li rilancia in classifica.

Compattezza e volontà

Pippo Inzaghi

Non è stata una partita facile da affrontare, ma al termine di un match ricco di emozioni, è stata la squadra dello Stretto a ritrovare la gioia della vittoria, festeggiando alla grande sotto la Sud, dopo tre giornate senza successi.

L’ undici di Blessin – la formazione più forte in assoluto della cadetteria – ha conosciuto così la seconda sconfitta della stagione, mentre la compagine di Inzaghi – ha giocato la partita dalla sua area tecnica – sempre pungente ed efficace nel  fornire una prestazione solida e concreta, ha ottenuto un successo importantissimo, davanti agli oltre quattordicimila presenti sugli spalti dell’ impianto di via Galilei.

Gli amaranto hanno così agganciato la formazione di Blessin – accreditata al ritorno in serie A – portandosi a pieno titolo al secondo posto in classifica, in zona promozione diretta.

Il tabellino

SERIE BKT, 12ª GIORNATA

REGGINA-GENOA 2-1

Marcatori: 15′ Canotto (R), 33′ Aramu (G), 54′ Hernani (R)

Reggina (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Giraudo (74′ Cionek); Fabbian, Majer (71′ Crisetig), Hernani; Canotto (82′ Liotti), Ménez (71′ Gori), Rivas (71′ Cicerelli). In panchina: Aglietti, Colombi, Bouah, Cionek, Di Chiara, Loiacono, Obi, Ricci. Allenatore: Filippo Inzaghi.

Genoa (4-2-3-1): Semper; Sabelli, Bani, Dragusin, Czyborra (70′ Hefti); Frendrup, Strootman; Jagiello (59′ Portanova), Aramu (82′ Yeboah), Gudmundsson (59′ Yalcin); Coda. In panchina: Martinez, Agostino, Vogliacco, Yeboah, Puscas, Calvani, Tourè, Galdames. Allenatore: Alexander Blessin.

Arbitro: Fabio Maresca di Napoli. Assistenti: Damiano Di Iorio di VCO e Paolo Laudato di Taranto. IV ufficiale: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore. VAR: Daniele Minelli di Varese. A-VAR: Juan Luca Sacchi di Macerata.

Note – Spettatori: 14.005, di cui 4.130 abbonati. Ospiti: 264. Ammoniti: Sabelli (G), Bani (G), Rivas (R), Gudmundsson (G), Yalcin (G), Ravaglia (R), Strootman (G), Frendrup (G). Calci d’angolo: 2-1. Recupero: 5′ pt, 6′ st. Altre note: rigore parato da Semper a Ménez al 41′.

 

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Author: Enzo La Piana

Ha iniziato nei lontani anni ottanta a scrivere di sport, per un breve periodo, per il giornale il "Provinciale". Nel tempo il mondo della televisione lo ha catturato, facendolo appassionare alle riprese televisive, coltivate grazie all'emittente RTV. Prima di approdare su Ntacalabria, ha scritto per altri blog e giornali anche online seguendo il calcio e la Reggina.