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di Matteo Pifferi
Fallimento Reggina: ora è anche ufficiale. Dopo 30 di gloriosa storia, arriva la fine più triste ma al contempo più ‘scontata’ e inevitabile, alla luce soprattutto delle ultime vicende. Foti deve alzare bandiera bianca, il suo ultimo tentativo di salvare la Reggina Calcio è stato solo controproducente: il concordato presentato dal presidente, forte degli accordi con Juventus e FIGC, in realtà era frutto di illazioni non supportate da prove e documenti tangibili né di conferme da parte delle interessate.
Un barlume di speranza però c’è: il Tribunale di Reggio Calabria si è espressa dichiarando il ‘fallimento di esercizio provvisorio”. Cosa significa? In sostanza l’assetto societario rimane inalterato per quanto riguarda l’affiliazione alla FIGC ed il numero di matricola, continuando così a perseguire il lavoro in termini di giovanili e scuola calcio. I debiti sono assorbiti dai curatori fallimentari che saranno Massimo Giordano e Fabrizio Condemi. Quale sarà il futuro della Reggina? Non è difficile da ipotizzare un aiuto da parte della nuova Reggio Calabria di Praticò ma non è nemmeno da escludere un interessamento di squadre di prima fascia che, sfruttando il settore giovanile della squadra calabrese, possano sia risollevare le sorti della Reggina ma al contempo risolvere la grana relativa alla nuova normativa sull’uso massiccio di elementi del vivaio proprio o di altri club italiani che sarà in vigore dalla prossima stagione.
Dopo 30 anni di gloriosa storia, oggi, 8 Giugno 2016, si scrive la pagina più nera della storia della Reggina. La speranza, per i tifosi amaranto ma per tutti gli appassionati di calcio, è che quel barlume di speranza e di luce possa essere sufficiente per ridisegnare e ricostruire una nuova Reggina ancor più forte di quella da poco decaduta, di cui non si può dimenticare la salvezza del 2006/2007 partendo con 11 punti di penalizzazione o i sette anni consecutivi in massima serie fino al 2009.
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